Arriva “Il pedone” di Giacobazzi e il Comunale è tutto esaurito

Tutto esaurito per il “Il pedone” di Giuseppe Giacobazzi. Prosegue nel segno della risata l’aprile della 27ª edizione di “Parole & Pensieri”.

Stasera alle 21 sul palco del Teatro Comunale è il turno del comico ravennate salito alla ribalta nazionale grazie alla partecipazione (dal 2006 al 2012 e tra 2021 e 2022) alla nota trasmissione televisiva “Zelig”.

Di lui il pubblico apprezza l’estrema curiosità per i dettagli e il suo notevole spirito d’osservazione, uniti alla finta ingenuità con cui riesce sempre a strappare un sorriso. Non c'è niente nelle sue parole che non sia plausibile: i punti più assurdi e gli episodi più strambi appaiono in linea con le sue storie di vita quotidiana, inserite in un contesto, quello della Romagna, con i suoi tipi bislacchi.

Noto per le sue esibizioni caratterizzate da un forte accento romagnolo e da un abbigliamento stravagante, il personaggio creato da Andrea Sasdelli (così si chiama al secolo l’attore) nel tempo è maturato, perdendo via via le accentuate caratterizzazioni, ma guadagnando – sempre all’interno di un registro da cabaret – in profondità. Una traiettoria artistica evidente nel suo nuovo spettacolo teatrale “Il pedone. Luci, ombre e colori di una vita qualunque”, in tournée da metà gennaio e domani appunto di tappa a Belluno. In questo lavoro scritto a quattro mani con Carlo Negri, che firma anche la regia, Giacobazzi paragona la nostra vita a quella vissuta su una scacchiera. In una società dove tutti sognano di essere dei pezzi pregiati, brilla il fascino della normalità.

Un’ora e mezza di spettacolo, di partita, di monologo comico ma al tempo stesso interiore, che lascia lo spettatore incollato e attento nello scoprire la mossa successiva. In questo show Giacobazzi è sempre più distante dal cabaret vecchio stile e sempre più vicino alla narrazione propria del teatro comico, in un percorso dove non si abbandona mai la risata, presente come in ogni altro spettacolo, che qui diventa però anche strumento di riflessione. Giuseppe Giacobazzi ha fatto la sua mossa, ora tocca allo spettatore fare la sua.