Prigozhin ha spiato Lyubov Sobol, avvocato e stretta collaboratrice di Navalny
Lo rivela il rapporto "The Prigozhin Papers" del canale televisivo francese Arte. La stessa Sobol, più volte arrestata nel corso di manifestazioni anti Putin, ha raccontato il contenuto del rapporto sui suoi social network.
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Da marzo a novembre 2019, le strutture del fondatore Yevgeny Prigozhin organizzò la sorveglianza del politico di Lyubov Sobol, avvocato,esponente dell’opposizione russa vicina ad Alexei Navalny. Lo rivela il rapporto “The Prigozhin Papers” del canale televisivo francese Arte. La stessa Sobol, più volte arrestata nel corso di manifestazioni anti Putin, ha raccontato il contenuto del rapporto sui suoi social network.
Il video si basa su documenti che i giornalisti di Die Welt, Dossier Center, The Insider, Paris Match e Arte hanno ricevuto da un gruppo di hacker anonimi. Hanno dichiarato di aver ottenuto l’accesso ai server della holding Concord di Prigozhin, che contiene informazioni sulle attività delle strutture dell’uomo d’affari, tra cui il PMC Wagner.
In questi documenti, i giornalisti hanno trovato un progetto chiamato “Sable”, su cui Wagner aveva pianificato di spendere 350 mila rubli. In uno dei documenti, nella colonna della tabella con la descrizione del progetto, si legge: “Pagamento agli stringers per stare 24 ore al giorno alle calcagna delle persone indicate, scattare foto e realizzare video. Ogni giorno, il lavoro viene svolto in 2-3 turni, pagamento di 5000 rubli al giorno ciascuno. Un articolo basato su 31 giorni. Sono stati pianificati un totale di 30 turni.
Da un altro documento si legge che da marzo a novembre 2019 sono stati stanziati altri importi: dai previsti 350 mila rubli si è passati a 1.773.000 rubli, solo per il progetto Sobol. Gran parte del denaro per il “progetto” è stato speso a giugno e luglio 2019,durante la campagna elettorale alla Duma della città di Mosca, a cui ha partecipato la stessa Lyubov Sobol. In soli nove mesi sono stati spesi oltre 11, 5 milioni di rubli.
Secondo Sobol, il curatore del progetto era un nazionalista che ha partecipato all’invasione russa dell’Ucraina ed anche Igor Mangushev, con un ruolo importante in PMC . Nell’agosto 2022, Igor Mangushev parlò a Donetsk ai militari dell’autoproclamato LPR, tenendo un teschio umano tra le mani. In un video pubblicato online, Mangushev si vantava che quel cranio era di un soldato ucraino di Azovstal, a Mariupol. L’Ucraina ha portato quel video all’attenzione delle Nazioni Unite. Nel febbraio 2023 il “corrispondente militare”Akim Apachev, ha riferito che Mangushev era morto in ospedale pochi giorni dopo essere stato ferito alla testa a distanza ravvicinata.
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