A Grado processione anticipata al mattino per non disturbare l’aperitivo

GRADO Il Corpus Domini è una delle più significative celebrazioni religiose che corrisponde sempre anche a una massiccia presenza di turisti, italiani, ma soprattutto austriaci. La parrocchia di Grado ha quindi deciso di introdurre delle novità sia per favorire la partecipazione di tutti i credenti sia per evitare “interferenze” tra la processione solenne e l’iper affollata area dei locali.

Domenica saranno soppresse, infatti, tutte le messe (dei consueti appuntamenti domenicali rimarrà solamente la messa serale delle 18.30 in basilica). Ciò perché al posto di tutte quelle consuete sarà officiata una unica messa solenne, definita, “della Comunità”. L’appuntamento è per le 9 nella patriarcale basilica di Sant’Eufemia. Al termine della messa si snoderà la tradizionale processione per le vie del centro con il Santissimo Sacramento. Una processione che transiterà per campo Patriarca Elia, via della Corte, via Marina, via Orseolo, viale Europa Unita, largo San Grisogono, via Gradenigo con rientro nella patriarcale basilica.

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Una processione che si svolgerà, dunque, al mattino anziché come avveniva in passato dopo la messa serale. Il perché di questa scelta deriva dal fatto del voler radunare la comunità presente nell’isola in un unico grande momento. È tuttavia evidente che la scelta fatta è diventata opportuna per evitare di transitare con la processione dinnanzi a bar o altri punti di pubblico esercizio o commerciale e dinnanzi a ristoranti pieni di commensali che continuano tranquillamente a mangiare e a vociare. Cosa quest’ultima che contrasta ovviamente con il significato religioso della processione che, tra l’altro, si snoda in un percorso che un tempo era diverso, prevedendo allora di transitare anche attraverso piazza Duca d’Aosta che, come è noto, oggi è definita la “via dei ristoranti”.

Per quanto concerne l’aspetto profano del fine settimana del Corpus Domini, il responsabile provinciale del settore alberghiero della Confcommercio, Alessandro Lovato, afferma che la festività rappresenta da sempre un periodo di “calata” degli austriaci che stanno facendo registrare anche quest’anno un’ottima affluenza. È evidente, comunque, che come sempre il turismo lavora maggiormente quando le condizioni meteorologiche sono buone, ma tante volte, anzi molto spesso, come in queste giornate, capita che pur se a Grado c’è il sole che splende, da altre parti il tempo è diverso e la gente non si muove. Certo ciò riguarda soprattutto il turismo pendolare (ma anche gli austriaci oltre confine che stanno davvero poco a raggiungere l’isola) che è parimenti importante e che non si riferisce solamente al settore della ricettività, ma anche e soprattutto a quello prettamente balneare. Insomma, il meteo incerto di questo inizio giugno si fa sentire.