C’era una volta Novak Djokovic-
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Vi proponiamo, grazie al lavoro di Bianca Mundo, la traduzione integrale di un articolo tanto bello quanto approfondito su Novak Djokovic apparso su L’Equipe del 12 giugno 2023: si tratta di un ritratto del 23 volte vincitore di un torneo dello Slam. Buona lettura.
Immaginiamo una sinossi che vede protagonista un ragazzino sperduto in una piccola stazione sciistica dei Balcani, introdotto per caso al tennis da un’ insegnante che gli fa ascoltare musica classica prima di continuare il suo allenamento sotto il rumore assordante delle bombe. Senza un soldo, il ragazzo decide di partire alla conquista di un mondo occidentale dominato da due supereroi ultrapopolari e indistruttibili, e di raggiungere i suoi obiettivi dopo una serie di partite al cardiopalma, interrogativi metafisici e attivismo politico.
Questa storia sarebbe così folle, così piena di colpi di scena e di domande al punto da poter essere considerata una storia della Marvel. Iron Man, per esempio. Ma in verità l’eroe in questione si chiama Novak Djokovic, icona serba, colui che ha a che fare con folle spesso ostili e che durante Wimbledon 2021 ha dovuto ancora rispondere alla domanda: “Come ti senti ad essere il cattivo?” come se fosse ancora, per sempre, quello che impedisce che tutto vada secondo i piani, una vittima della maledizione del terzo uomo.
Ma senza di lui, senza le sue metamorfosi e le sue stravaganze, avremmo potuto finire per annoiarci nel mondo binario del passato, con l’impeccabile Roger Federer ed il fisicamente straripante Rafael Nadal, incontrastati campioni del politicamente corretto. Djokovic ha rappresentato questa strana creatura, sensibile e implacabile, allo stesso tempo gladiatore e talvolta delirante, sfrenato e di principi granitici, esuberante ed ascetico, quello dei siparietti simpatici e delle imitazioni, a volte leader dichiarato, a volte meno ispirato, per finire come il re del petrolio. Un vero enigma.
CONTINUA A PAGINA 2: Jelena Gencic, la prima allenatrice di Novak Djokovic – Traduzione a cura di Bianca Mundo