Ecomostro con amianto a Cormons: il nuovo piano per poterlo abbattere
foto da Quotidiani locali
CORMONS È stata confermata la presenza di frammenti di amianto nel cemento dei blocchi sgretolati del sovrappasso ferroviario in fase di abbattimento a Cormons. Un mostro nell’ecomostro che in parte resiste all’abbattimento.
Le analisi effettuate, infatti, hanno sentenziato che la presenza è minima e difficile da individuare rispetto all’enorme massa del materiale presente nel cantiere, ma si deve procedere alla rimozione e i lavori di demolizione restano per il momento bloccati.
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Il Comune di Cormons, la direzione lavori con la ditta Natison Scavi e Asugi si sono attivate per riprogrammare il cronoprogramma degli interventi. L’Asugi nel sopralluogo effettuato ha confermato che sono sufficienti le misure cautelative prese nel cantiere, anche a tutela della salute della cittadinanza, con la copertura del cemento tramite dei teloni e stendendo su di esso materiale inerte per evitare che possa essere disperso.
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La direzione lavori sta predisponendo un nuovo piano di lavoro da presentare ad Asugi. La prima operazione da fare sarà quella di selezionare e rimuovere il materiale contaminato dall’amianto dal cantiere. Questo anche per cercare di riaprire il prima possibile la viabilità lungo via Isonzo. Il Comune di Cormons, che ha in delega dalla Regione i lavori di abbattimento, ha provveduto a richiedere alla stessa Regione una perizia di variante per permettere poi alla direzione lavori di procedere con la demolizione della parte restante del cavalcavia, tenendo conto che quasi certamente sarà presente dell’amianto occulto anche nei blocchi di cemento che devono essere ancora abbattuti.
Al momento della sospensione dei lavori gli interventi di abbattimento dell’eco mostro erano stati realizzati al 60% e i blocchi del sovrappasso sono stati eliminati, fino all’altezza di via Vino della Pace e si attende ora di procedere con la demolizione del cavalcavia dal rialzo ferroviario che si trova nella zona industriale.
«Siamo impegnati con gli uffici – sottolineano il sindaco Roberto Felcaro e l’assessore ai Lavori pubblici Fabio Russiani – per velocizzare tutti gli atti necessari per una rapida ripresa dei lavori. Gli interventi di abbattimento realizzati fino a oggi sono in anticipo sui tempi previsti, ma ora serve un nuovo piano lavori che dia la precedenza alla rimozione del materiale in amianto per riaprire rapidamente al traffico via Isonzo. La percentuale dell’amianto è minima ed è occultata nel cemento. Gli accorgimenti di prevenzione attuati nel cantiere per Asugi garantiscono la sicurezza della tutela e della salute pubblica».
Le parole del sindaco e dell’assessore danno il quadro della situazione e offrono anche una risposta alla richiesta di chiarimenti sulla vicenda fatta da Patrizia Mauri, segretario del Pd di Cormons e consigliere di opposizione della lista Progetto per Cormons: «L’amianto c’è – evidenzia – e non è stata una notizia lieta per nessuno. Si parla di quantità lieve, ma cosa significa? Tutti sono a conoscenza della pericolosità di questo minerale e il blocco dei lavori lo conferma. Questo stop ha delle conseguenze sulla viabilità e i cittadini dovrebbero essere informati su quello che sta realmente accadendo, se esistono rischi reali per la salute, su ciò che è stato concretamente fatto per scongiurare tale pericolo e sulle nuove tempistiche per la conclusione dell’opera».