Basket, Jadran e Kontovel promosse ma... sfrattate
foto da Quotidiani locali
TRIESTE. Il problema delle carenze infrastrutturali per le società del territorio non scade mai nell’acceso dibattito sui tavoli delle istituzioni. Tante società, pochi spazi, palestre scolastiche desuete e quant’altro.
Recentemente il presidente regionale della Fip, Giovanni Adami, aveva sottolineato questa che appare una peculiarità di Trieste nel tempo, non certamente del solo presente, e a dover far fronte ad un problema infrastrutturale potrebbero anche essere le uniche due società del territorio che hanno conquistato sul campo una promozione, lo Jadran Monticolo&Foti catapultato dalla C Gold alla serie B Interregionale, ed il Kontovel, che al termine di una stagione condita da vittorie in serie ha spiccato il volo dalla D alla nuova C unica.
Non è logicamente una colpa, il dover pensare a soluzioni alternative, ma un dato di fatto che tocca anche i massimi livelli del professionismo nel basket (potrebbe essere il caso di Pistoia in caso di promozione dei toscani in serie A).
I rigorosi parametri su cui si fondano le iscrizioni delle squadre ai vari campionati, contenuti nelle documentazioni Doar, tracciano criteri molto rigidi e precisi sulle dimensioni del parquet di gioco, delle varie distanze dietro e a lato dei campi, delle tribune con relative capienze eccetera. La beffa, stando ai requisiti, potrebbe toccare tanto lo Jadran quanto il Kontovel.
La squadra di Opicina ha costruito gran parte delle sue fortune nell’anno da poco concluso alla palestra “Aldo Cova” di via degli Alpini. Una struttura tanto calorosa – soprattutto nelle ultime gare con una media superiore alle 400 presenze – quanto insufficiente a rispettare i crismi della nuova quarta serie. In casa Jadran si esprime il gm Boris Vitez: «Il Carso ha assoluta urgenza di avere una sua struttura all’altezza. È veramente un peccato ottenere risultati, o organizzare eventi anche internazionali e non avere una struttura. Valuteremo le opzioni, Monfalcone potrebbe essere una di queste ma la seconda squadra di Trieste costretta ad emigrare sarebbe un peccato davvero per cui dovremo logicamente sentire anche il Comune di Trieste. Per lavori di adeguamento a Opicina sarebbe una corsa contro il tempo».
Ad accompagnare nella cavalcata trionfale il Kontovel erano invece centinaia tifosi che hanno riempito la storica palestra Ervatti di Borgo Grotta Gigante. Tantissimi anni di serie D per la squadra carsolina, trascinata alla prima storica volta in serie C dal giovanissimo coach Francesco Peric.
Anche in questo caso però il salto di categoria rischia di pesare sul fattore campo. L’Ervatti infatti non sarebbe adeguato per la C unica, come conferma il presidente del sodalizio Peter Lisjak: «Dalle Doar attuali confermo che le dimensioni dell’Ervatti non sarebbero adeguate alla serie C, a meno di improbabili deroghe. Valuteremo nei prossimi consigli direttivi la situazione, certo è un peccato perché giocare in casa, sul proprio campo, è un’altra cosa. Quest’anno abbiamo avuto, non solo nei play-off, un grande seguito. Vedremo ora come affrontare la questione e trovare una soluzione».