«Neanche un euro in più ad Asm Pavia per il verde». Maggioranza spaccata
Pavia. «Ad Asm non andrà nemmeno un euro». Niccolò Fraschini, capogruppo di Pavia Prima, una delle liste che sostengono il sindaco Fabrizio Fracassi, non ha dubbi: la variazione di bilancio che sta facendo discutere la maggioranza non potrà risolversi in un ulteriore pagamento rispetto ai contratti di servizio affidati dal Comune ad Asm. E dello stesso tenore sarebbe stata la presa di posizione di Nicola Niutta, presidente Fdi del Consiglio comunale.
Un milione in più
Della variazione, che dovrà obbligatoriamente passare attraverso la discussione in Consiglio comunale, si sta discutendo da alcuni giorni.
Leggendo la bozza, nell’elenco degli interventi, il riferimento diretto ad Asm riguarda due voci: potature straordinarie invernali per 160mila euro e sostituzione piante per altri 100mila euro. In entrambi i casi viene specificato che si tratta di “integrazione contratto in house Asm”. Per gestire il verde, infatti, Comune e Asm hanno firmato un contratto in virtù del quale ogni anno il primo versa 1.132.585 euro alla seconda; un contratto valido per i prossimi 15 anni e rinnovabile per altri 15. Le altre voci inserite nella bozza di variazione non citano direttamente Asm, ma sono attinenti a settori nei quali la società di via Donegani opera per conto del Comune. In particolare 200mila euro dovrebbero essere destinati a “manutenzione straordinaria aree verdi piazzale stazione nell’ambito del servizio verde pubblico” e ben 500mila euro andrebbero a “interventi di decoro urbano”. L’assessore alle partecipate, Mara Torti, aveva precisato che la variazione è ancora in corso di discussione e, quindi, non vi sarebbero ancora dati ufficiali. Ma del documento contabile si è discusso nel corso dell’ultima riunione di maggioranza e i problemi sono affiorati.
Di traverso
Secondo quanto è filtrato, Niccolò Fraschini e Nicola Niutta, nel corso della riunione, si sarebbero messi “di traverso” rispetto all’ipotesi di dare altri soldi all’azienda di via Donegani. E ieri, Fraschini ha confermato: «Ad Asm non andrà nemmeno un euro». Ma dal momento che l’estate ormai incombe e la vegetazione rischia di “esplodere” nelle aiuole e nei viali pubblici, l’idea che la giunta sta valutando sarebbe quella di indire in tempi rapidi delle gare per assegnare a ditte private alcune lavorazioni.
polemiche in agguato
La scelta, qualora confermata, potrebbe sollevare comunque delle polemiche. Il contratto tra Comune e Asm per affidare alla seconda la gestione di parchi e aiuole risale al giugno 2022. Se, dopo un solo anno, risulta che il prezzo pattuito non è sufficiente a garantire un servizio soddisfacente, si può presumere che la somma concordata un anno fa non fosse sufficiente. Anche tenendo conto del fatto che, con la consegna di alcune aree destinate al Comune a titolo di oneri di urbanizzazione, la superficie a verde sarebbe aumentata. Del resto, in più di una occasione, i vertici di Asm hanno detto chiaramente che per avere risultati migliori, il Comune dovrebbe pagare di più. Lo ha detto il presidente, Manuel Elleboro e lo ha confermato la consigliera di amministrazione, Elisabetta Fedegari. Già queste prese di posizione avevano destato perplessità in più di un consigliere di maggioranza. Adesso si tratterà di verificare gli sviluppi della variazione di bilancio da portare in Consiglio. La cura della città, peraltro, assume un’importanza ancora maggiore se si considera che ormai manca meno di un anno al voto per il rinnovo del Consiglio comunale e del sindaco. Come tutte le amministrazioni, anche quella attualmente al governo punterà a giocarsi le “carte” migliori nell’ultimo periodo prima del voto.