Caluso, serra di marijuana in casa, finisce ai domiciliari
CALUSO. Aveva illuminato con luce artificiale la cantina della sua abitazione nella centrale via Vittorio Veneto a Caluso per far crescere piantine di marijuana che poi essiccava e vendeva a una piccola rete di giovanissimi assuntori.
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L’attività di Franco Biga, 54 anni, impiegato, è stata però scoperta e bloccata dai carabinieri del nucleo radiomobile di Chivasso, che nei giorni scorsi l’hanno arrestato con l’accusa di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
In una stanza dell’abitazione, in cui vive da solo, Biga aveva allestito una piccola serra: c’erano i ventilatori, i climatizzatori, le lampade, i fertilizzati e una trentina di piantine di marijuana dell’altezza di circa un metro, 300 grammi di foglie essiccate e 180 grammi di marijuana contenuta in involucri pronti per la presunta attività di spaccio. Anche il denaro, 500 euro, dovrebbe essere il ricavato degli ultimi giorni di “lavoro”. Che gli inquirenti sospettano essere piuttosto cospicuo.
Nel corso della perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno ritrovato un bilancino di precisione, un cellulare e il materiale per il confezionamento delle dosi. Per Franco Biga, dopo gli accertamenti del caso, la Procura di Ivrea ha disposto gli arresti domiciliari. Dopo la convalida il gip ha disposto l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria.
Nella stessa giornata, a Caluso, i carabinieri denunciavano un giovane di 25 anni, residente a Torino, risultato privo di un lavoro fisso, per detenzione ai fini di spaccio. Con sé aveva 50 grammi di marijuana e 140 euro in contanti. Non si esclude, per ora, un collegamento tra i due episodi.
Le indagini sono in corso per ricostruire la rete, definita modesta, dello spaccio calusiese, che invece non avrebbe alcun collegamento con il grande giro di importazione di marijuana dalla Spagna smantellato la settimana scorsa da un’operazione congiunta dei carabinieri di Moncalieri e di Orbassano. A portare la droga dalla Spagna fino in Italia c’era anche un camionista di Caluso, F.F, di 41 anni, che è stato denunciato: secondo le indagini avrebbe introdotto più di 18 chilogrammi di marjiuana nel Paese.
Per l’ultimo caso riguardante un cittadino calusiese, nessuno tra i residenti della tranquilla palazzina di via Vittorio Veneto, si era accorto dell’attività insospettabile di Franco Biga.