Favria, diciotto alunni a lezione di giornalismo, così crescono i giovani lettori del futuro

foto da Quotidiani locali

FAVRIA. L’anno scolastico 2022/2023 è ormai archiviato (tranne per gli studenti sotto esame, naturalmente) e, con esso, si sono conclusi anche i tanti progetti che l’hanno caratterizzato. A Favria, tra le iniziative portate avanti dal personale docente della primaria Tarizzo e della secondaria di secondo grado Vidari si segnala il laboratorio di scrittura che ha visto protagonisti, accanto alle insegnanti Martina Galbato e Marilena Tota, 18 bambini delle classi quarta della primaria, prima e seconda della secondaria di primo grado. Nel secondo quadrimestre, a loro si è affiancato Mauro Michelotti, giornalista, che tra marzo e maggio, in sei appuntamenti quindicinali, ha guidato gli alunni nell’articolato mondo del giornalismo, raccontandone storia, curiosità, dinamiche, con un focus, naturalmente, sulla Sentinella del Canavese, quadrisettimanale di Ivrea, che proprio nel 2023 celebra i suoi primi 130 anni di vita. L’obiettivo è avvicinare i più giovani al mondo dei giornali e delle notizie, per raccontare un mestiere e promuovere una lettura consapevole.

GIORNALE E SCUOLA

«L’idea di ricominciare questo percorso all’interno delle scuole, al quale mi dedico da anni, e che ho dovuto interrompere in seguito alla pandemia, è scaturita da un colloquio con la dirigente scolastica, Valeria Miotti, in occasione di una commissione di un concorso di poesia, della quale entrambi facevamo parte – confida Michelotti - . Io ho portato a conoscenza della dirigente le esperienze maturate con numerose scuole del territorio, illustrando, sommariamente, la tipologia del lavoro che porto avanti, e devo dire che ho trovato, da subito, un interlocutore attento ed entusiasta. Nel giro di pochi giorni, Valeria Miotti mi ha messo in contatto con una delle due responsabili del laboratorio di scrittura, abbiamo fissato un primo incontro anche per sondare la reazione dei bambini e visto il riscontro del tutto positivo abbiamo potuto procedere». «Ciò che mi ha colpito, da subito, è stato il gruppo, straordinariamente inclusivo, formato da alunni di diverse età, molti dei quali con genitori e famiglie originarie di altri Paesi, tutti accomunati da un solo desiderio: quello di apprendere, conoscere, capire – sottolinea Michelotti - . Non c’è voluto molto per creare una splendida interazione. Trattandosi di un laboratorio di scrittura, molto creativo, e già molto in là col progetto essendo stato attivato ad inizio anno scolastico, il mio inserimento è servito ad aggiungere le tessere mancanti del mosaico. Più che un corso di giornalismo, sono state lezioni di educazione civica partendo proprio da come nasce una notizia, le fonti di riferimento, la costruzione di un articolo, sino al lavoro di redazione vero e proprio con l’impaginazione, la titolazione, l’inserimento della foto. Nella scelta dei temi da trattare, mi sono servito di alcune pagine de La Sentinella, sia le prime che quelle interne del giornale, dove comparissero titoli accattivanti di notizie altrettanto stimolanti, destinati a sviluppare un dibattito. Devo dire che è andata al di là di ogni più rosea prospettiva (straordinario, per esempio, l’impatto con i recenti, tragici fatti dell’Emilia Romagna e delle Marche, rapportati a quanto avvenne anche qui, nei nostri territori, ad iniziare dal settembre 1993, prima delle devastanti alluvioni che colpirono il Canavese) e questo perché i bambini hanno dimostrato di essere estremamente ricettivi. A loro, non sfugge davvero nulla, sono informati, preparati e capaci di elaborazione, anche quando chiamati ad affrontare argomenti di grande respiro. Sono interessati a tutto, ma la cronaca è quella che li attrae irresistibilmente, ed è un segnale importante».

LE INSEGNANTI

«L’esperienza che abbiamo vissuto nel corso di questo anno scolastico è iniziata all’insegna della sorpresa: due docenti, di grado diverso, si sono ritrovate, senza nemmeno conoscersi, a collaborare per la realizzazione di un laboratorio di scrittura creativa, all’interno di un progetto finanziato dai fondi europei – confessano Martina Galbato e Marilena Tota - . Da un confronto è nata l’idea di utilizzare questa opportunità per conoscere il mondo del giornalismo e affrontare la funzionalità della scrittura da un punto di vista diverso da quello scolastico. Dopo una breve introduzione teorica, ci siamo subito lanciate nella redazione di un giornalino scolastico in formato digitale: gli alunni hanno proposto il titolo “FRI: Fermati, Rilassati, Informati”, e disegnato un logo originale. La proposta è stata accolta con grande entusiasmo dai partecipanti, che per una volta a settimana hanno collaborato come fotografi, giornalisti, fumettisti e caricaturisti, critici culinari e inventori di oroscopi e giochi, riscuotendo grande successo nella scuola. In tanti ci hanno supportato inviando all’indirizzo e-mail i propri contributi: abbiamo persino realizzato un contest a premi dal titolo “Sfida all’ultima penna” e uno fotografico “Scatta l’inclusione”. L’esperienza è stata molto arricchente, sia per gli alunni che per noi, e lo è stata ulteriormente quando la dirigente scolastica Valeria Miotti ci ha messi in contatto con Mauro Michelotti, che ha portato le sue competenze nel nostro gruppo di lavoro». «Il lavoro svolto insieme ha permesso ai ragazzi di approfondire le conoscenze sul mondo della carta stampata in maniera più realistica e di avere un’idea più chiara di quel che potrebbe essere, perché no, la futura professione di qualcuno di loro – osservano, ancora, le due docenti -. Molti hanno avuto la possibilità di scoprire un talento che ignoravano, probabilmente, e noi insegnanti di stabilire un’amicizia e uno scambio di risorse proficue. La speranza è che ci siano le condizioni per poter continuare nei prossimi anni la collaborazione avviata con Mauro, che ringraziamo immensamente per la sua disponibilità, e il giornale che lui rappresenta. Ci teniamo a ringraziare anche i ragazzi che hanno partecipato al laboratorio, sia quelli presenti nella foto che coloro che hanno svolto con noi la prima parte dell’iniziativa».

I PROTAGONISTI

Questi, i nomi, dei 17 alunni della Tarizzo e Vidari artefici del successo del progetto: Greta Benvenuto e Ian Caliendo (1 A secondaria), Amelia Picchiottino ed Ellis Petrea (1 B secondaria) Beatrice Cammarota e Fabio Giansiracusa (1 C secondaria), Daisy Gumari e Sofia Schillaci (1 D secondaria), Tiziana D’Eredità (1 E secondaria), Aya Rakib (2 C secondaria), Giorgia Costantino (4 A primaria), Benedetta Cavallo, Elisa Manca, Sara Piovesan, Marta Schillaci e Clara Vitega (4 B primaria). E, infine, Alessandra Nizzia, della 4 A della primaria di Oglianico che non compare nella foto. «L’ultima lezione è stata commovente, per certi versi – commenta Michelotti - . Io ho finito per affezionarmi a questi bambini meravigliosi, e loro a me. Hanno voluto preparare dei disegni dove, tra l’altro, sono stato ritratto mentre spiego, con un dettaglio di particolari che denota grande creatività (persino il disegno sulla montatura degli occhiali). Qualcuno, nell’autografarmi i disegni, mi ha scritto anche l’indirizzo di casa e dove si dà appuntamento con gli amici per attività all’aria aperta. Questo significa che sono riuscito ad entrare nel loro mondo e loro nel mio e si aspettano che questo viaggio possa continuare. Chissà… Sono e resteranno, comunque, momenti bellissimi». —