Mantova, scelto l’allenatore: Possanzini sarà biancorosso
Il Mantova ha scelto: il nuovo mister sarà Davide Possanzini. Il tecnico, per anni vice di De Zerbi e che è stato primo allenatore del Brescia per un paio di partite a febbraio di quest’anno, ha trovato l’accordo con il direttore tecnico dei biancorossi Botturi, ovviamente con la benedizione del presidente Piccoli. Non si conoscono ancora i dettagli ma ieri fonti bresciane davano la trattativa per conclusa. L’ufficializzazione del nuovo mister dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, non è da escludere che già oggi l’ex attaccante e capitano delle Rondinelle diventi a tutti gli effetti biancorosso.
Possanzini, 47 anni, ha legato il proprio nome in maniera indissolubile al Brescia, squadra in cui ha militato da calciatore dal 2005 al 2011 segnando 58 gol in 190 partite e in cui ha mosso i primi passi da allenatore guidando gli Allievi nazionali (dal 2013 al 2015) e per parte della stagione 2015/2016 la Primavera, prima cioè del salto tra i professionisti come vice di De Zerbi, all’epoca al Foggia. L’attuale mister del Brighton, dopo essere stato esonerato dal club rossonero ha iniziato la sua veloce scalata al calcio di alto livello mettendosi in luce con Palermo, Benevento, Sassuolo e Shakhtar Donetsk. E al suo fianco ha sempre voluto Possanzini, uomo fidato di cui ha grande stima. I due hanno condiviso anche l’esperienza in Ucraina terminata anzitempo per l’inizio del conflitto con la Russia.
Al ritorno da Donetsk Possanzini ha trovato un ingaggio ancora una volta a Brescia, alla guida della Primavera e il 7 febbraio di quest’anno ha esordito da primo allenatore tra i professionisti, chiamato a sostituire l’esonerato Clotet. L’esperienza in Serie B però è durata poco per l’ex capitano delle Rondinelle visto che il presidente Cellino lo ha sollevato dall’incarico dopo appena due settimane per affidarsi a Gastaldello.
Il prossimo allenatore del Mantova ora si trova davanti ad una sfida tutta nuova: guidare in prima persona la rosa in un campionato professionistico, considerato che ad oggi l’Acm è quasi sicura di essere riammessa in serie C dopo la retrocessione sul campo (vedi articolo a destra). È facile immaginare che il direttore tecnico Botturi si stia già muovendo per allestire una rosa in linea con la filosofia di gioco di Possanzini il quale tenterà di proporre la sua versione del calcio di posizione che tante soddisfazioni sta dando all’amico De Zerbi.
Costruzione dal basso, possesso palla insistito ma anche ricerca della profondità appena possibile e pressione alta quando il pallone è tra i piedi degli avversari: i principi di gioco di partenza sono questi, poi molto dipenderà dal materiale su cui potrà contare il classe ‘76 nato a Loreto.
Uno dei primi acquisti del nuovo Mantova potrebbe essere il portiere Marco Festa, vecchia conoscenza dei tifosi biancorossi avendo indossato la maglia dell’Acm dal 2011 al 2015: dopo l’annuncio della mancata iscrizione in C arrivato giovedì, da Pordenone, dove ha giocato fino a poche settimane fa, circolano voci insistente di un suo ritorno.