Golf: il Women’s PGA Championship 2023 arriva con tante incertezze
Dal 1955 è uno degli appuntamenti più tradizionali del circuito femminile, e non per caso è tra i cinque Major. Il Women’s PGA Championship, che da alcuni anni gode della sponsorizzazione di KPMG, in questa occasione va in scena nel New Jersey, e precisamente al Baltusrol, già sede nel 1961 e 1985 dello US Open femminile nonché, in campo maschile, di sette US Open (l’ultimo nel 1993) e due PGA Championship (2005 e 2016). Il percorso è il Lower Course, che è ben diverso dall’Upper anche perché ci sono due vere e proprie zone geologiche diverse sulle quali queste buche sono costruite.
Si ritorna in scena con il rientro di Nelly Korda: l’americana aveva saltato gli appuntamenti delle ultime settimane a causa di qualche problema di schiena, ma è ora pronta a mettere il focus sull’assalto al numero 1 del mondo occupato dalla sudcoreana Jin Young Ko. Ma non sono solo le storie di vertice ad attrarre in questa edizione.
Un seguito importante del pubblico, infatti, ce l’avrà anche Rose Zhang. Numero 1 da record nel ranking mondiale amateur, superando anche le vette dell’irlandese Leona Maguire (anche lei peraltro tra le favorite per forma recente), nello scorso giugno è passata professionista. Non solo: la ventenne californiana, ex Stanford, ha battuto Jennifer Kupcho alla seconda buca di spareggio, diventando la prima dal 1951 a vincere il primo evento nel circuito maggiore da pro nel 1951, quando ci riuscì Beverly Hanson. Tale è stata l’eco della sua vittoria che anche Tiger Woods le ha dedicato un tweet. Considerando che già nel 2020 fu undicesima allo Chevron Championship, c’è da attendersi parecchio da lei.
Attenzione, però, anche a una terza USA: Lilia Vu, già vincitrice di due tornei tra cui proprio lo Chevron Championship. Di figure da tenere d’occhio, a parte lei, ce ne sono però davvero tante. E si può tranquillamente pensare al sogno di risalita della neozelandese Lydia Ko, ma anche alle speranze di Lexi Thompson, che rincorre da tanto la voglia di aggiungere un secondo Major al suo palmares.
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