Panem et circenses
Settantuno modelli e un parterre ricco di personalità del mondo della moda e dello spettacolo. Il debutto di Pharrell per Louis Vuitton Homme - «LoVers» - ha elevato il concetto di sfilata-show vestendo il Pont Neuf dell’iconica stampa Damier.
Louis Vuitton è ormai a tutti gli effetti un «marchio culturale» e Pharrell ne è il fautore. La sua prima collezione si compone di tanti elementi, rimandi al suo passato e incursioni nell’archivio della maison, in una miscela di street wear e sartoriale.
«Damoflage» è la parola che più risuonerà durante la prossima primavera/estate; una fusione tra il camouflage e il motivo Damier, creato nel 1888 da monsieur Louis Vuitton e dal figlio George. Utilizzato in tre tonalità, il motivo simbolo della maison francese diventa un elemento distintivo della personalità con un fattore determinante nel lessico stilistico personale di Pharrell Williams.
Non mancano poi le giacche varsity dai volumi amplificati, ricontestualizzate con ricami di perle e motivi monogram, gli elementi iconografici come il nuovo emblema LVERS, gli abiti dal taglio netto e le giacche da lavoro in delicati caban. Non mancano nemmeno l’iconica Speedy - protagonista della campagna pubblicitaria con Rihanna - declinata in nove dimensioni e altrettanti colori e i preziosi bauli, trasportati lungo Pont Neuf su macchinine che sfrecciavano al fianco dei modelli.
Tra le novità spiccano le borse LV Allover in pelle di vitello con le iniziali LV impresse in oro o argento, in un nuovo modo di concepire lo storico logo. Ci sono poi la tote bag in morbida pelle che fa il verso ai sacchetti della Maison, imitando la grana della carta e le pantofole in shearling con intarsio Monogram, la cui suola è impressa con un’impronta a forma di zampa d’orso, creata per lasciare il segno.
È forse quest’ultimo l’accenno più vicino all’animo di Pharrell Williams che appare sempre più convito (e a suo agio) come protagonista di questo nuovo capitolo della storia di Louis Vuitton Homme. Del suo debutto dichiara: «Gli uomini che acquistano e indossano Louis Vuitton possono rispecchiarsi in 5 situazioni: dandy, ovvero la sartoria per gli impegni d'affari e gli eventi; comfort, che è ciò che si indossa a casa e alla stazione di servizio; resort, per quando si è in spiaggia; sport, per l'attività fisica e l'allenamento; e infine, i capi fondamentali della Maison, che si ripetono in ogni stagione. Si tratta di pensare in modo trasversale alla fascia demografica. Per tutto ciò che volete fare, noi abbiamo creato qualcosa per voi».
Le mille sfaccettature dell’uomo Louis Vuitton si possono riscontrare a partire dalla scelta dei modelli - tra cui figura anche lo stilista Stefano Pilati - di diverse età ed etnie.