Ucraina, la minaccia nucleare di Putin: i Satan II “presto disponibili per il combattimento”
Nel giorno in cui l’Ue ha trovato l’accordo sull’undicesimo pacchetto di sanzioni alla Russia, Vladimir Putin torna ad agitare la minaccia nucleare, in una escalation che non sembra conoscere limiti, dopo l’annuncio di stamattina dei nuovi sottomarini nucleari. Mosca, ha detto il leader del Cremlino, continuerà a sviluppare la cosiddetta “triade nucleare” e presto dispiegherà i missili balistici Sarmat, meglio noti come Satan II, per “l’uso in combattimento”. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, da Londra dove ha incontrato il premier Rishi Sunak, ha commentando chiarendo di ritenere poco credibili le minacce di Putin.
Putin: “Rafforzare la triade nucleare. I Sarmat presto pronti per il combattimento”
“Il compito più importante è lo sviluppo della triade nucleare (i missili terra-aria, quelli dei sottomarini e le bombe atomiche sganciate dagli aerei, ndr), che è una garanzia chiave della sicurezza militare e della stabilità della Russia”, ha detto Putin, aggiungendo che i missili balistici intercontinentali Satan II, in grado di trasportare una decina di testate nucleari, saranno presto “disponibili per l’uso in combattimento”. “Già circa la metà delle unità e delle formazioni delle forze missilistiche strategiche sono equipaggiate con gli ultimi complessi Yars e le truppe vengono riattrezzate con moderni sistemi missilistici con la testata ipersonica Avangard”, ha sostenuto ancora il presidente russo.
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Il Cremlino annuncia una accelerazione nella produzione di droni
Putin, quindi, ha parlato della guerra in Ucraina come di un’esperienza “preziosa”, che consentirà alla Russia di rafforzare le proprie forze armate. Mosca, ha poi aggiunto Putin, intervenendo al Cremlino davanti ai diplomati delle accademie militari, aumenterà la produzione massiccia di droni e rafforzerà il loro dispiegamento sul campo. “Il miglioramento e la produzione di sistemi di difesa cresceranno, così come il dispiegamento di veicoli aerei senza pilota e sistemi di attacco robotico alle truppe, che si sono dimostrati efficaci in situazioni di combattimento”, ha detto, chiarendo che “accelereremo la loro produzione: è necessario fornire questa attrezzatura a tutte le unità militari, comprese squadre, plotoni, compagnie e battaglioni”.
Zelensky: “Non credo alla minaccia nucleare di Putin. Lui ama molto la sua vita”
La minaccia nucleare agitata nuovamente da Putin è stata accolta con una certa freddezza da Zelensky che, parlando con la Bbc, ha spiegato di non credere che Putin sia “pronto” a usare le armi nucleari nel conflitto in Ucraina, perché “ha paura per la sua vita, la ama molto”. Ma, ha aggiunto il presidente ucraino, “non si possono avere certezze, soprattutto rispetto a una persona senza legami con la realtà, che nel XXI secolo ha lanciato una guerra su larga scala contro il suo vicino”. Zelensky, quindi, ha ammesso che la controffensiva fa progressi “più lenti di quanto previsto”, ma serve cautela perché “ci sono vite in gioco” e ci sono mine disseminate su circa 200mila chilometri quadrati di territorio. “Alcuni credono che questo sia un film di Hollywood e si aspettano risultati immediati. Non è così”, ha detto Zelensky, sottolineando che “qualunque cosa vogliano alcuni, compresi tentativi di fare pressioni su di noi, con tutto il rispetto, avanzeremo sul campo di battaglia nel modo che riteniamo migliore”.
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