Cabina sulla sicurezza estesa ad altri 22 paesi, incontro in prefettura sui controlli di vicinato
Una cabina di regia in prefettura per coordinare l’applicazione sui territori comunali del “Protocollo sui controlli di vicinato”.
Dopo aver siglato il Protocollo con i sindaci di Chignolo Po e Codevilla, la prefetta Francesca De Carlini ha incontro mercoledì mattina il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Marco Iseglio, i vertici delle forze di polizia e il presidente della Provincia, Giovanni Palli, per proseguire nell’attivazione di questa iniziativa tesa a, come si spiega in una nota prefettizia, «stimolare la partecipazione dei cittadini in materia di sicurezza urbana e il dialogo strutturato con le forze dell’ordine e i sindaci per la prevenzione dei fenomeni criminosi attraverso formule di reciproca attenzione e vicinato sociale».
All’incontro a Pavia hanno partecipato i sindaci o loro delegati alcuni dei Comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti: Albaredo Arnaboldi, Bereguardo, Campospinoso, Carbonara, Chignolo Po, Codevilla, Corvino San Quirico, Cura Carpignano, Dorno, Marcignago, Magherno, Miradolo Terme, Menconico, Portalbera, Redavalle, Santa Giuletta, Torre D'Arese, Tromello,Val di Nizza, Villanterio, Vistarino. «Dobbiamo cercare di lavorare insieme e agire per la tranquillità dei cittadini – commenta la prefetta De Carlini – incrementandone partecipazione e consapevolezza. Non si tratta di intraprendere iniziative personali o in forma associata, ma di ampliare le tradizionali linee di intervento a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica strutturando, con modalità appropriate, le segnalazioni della cittadinanza rivolte ai sindaci e alle forze dell’ordine».
La cabina di regia sui controlli di vicinato sarà proposta anche ad altri centri della provincia. Il controllo di vicinato coinvolge cittadini che si fanno volontari nell’opera di vigilanza in uno specifico quartiere segnalando alle forze dell’ordine situazioni che possono destare preoccupazione o sospetto.
Viene indicato un coordinatore e, comunque, prima di entrare in attività queste persone saranno preparate attraverso specifici corsi di formazione tesi a delimitare gli ambiti della loro azione civica senza travalicare.