Dl Lavoro, opposizione senza argomenti: si scatena per un incidente della maggioranza in Commissione
Piccolo incidente in Commissione Bilancio al Senato, dove la maggioranza non è riuscita a far passare un parere sugli emendamenti al dl Lavoro. L’inconveniente è stato provocato da un ritardo dei senatori di Forza Italia Claudio Lotito e Dario Damiani, che non sono riusciti ad arrivare in tempo per il voto, poiché impegnati in una riunione del gruppo. Tanto è bastato però a far scatenare l’opposizione, che ha parlato di caos nella maggioranza. Un’accusa smontata da tutta la coalizione e cui hanno risposto anche i diretti interessati: “Se oggi siete attaccati a questi piccoli episodi – ha detto Damiani – non avete argomenti politici per controbattere alla maggioranza”.
Un incidente senza conseguenze per la maggioranza, ma l’opposizione grida al caos
A causa del ritardo di Lotito e Damiani la votazione sugli emendamenti della relatrice si è conclusa 10 a 10, ovvero con una parità che per il regolamento del Senato vale come voto contrario. Il disguido ha provocato lo slittamento dei lavori, in attesa della riformulazione e del parere del Mef, ma nulla che potesse compromettere l’iter della conversione. Ciononostante l’opposizione si è scatenata con Elly Schlein che ha sostenuto che “la maggioranza è nel caos” e che “questo esecutivo non sta in piedi”; Giuseppe Conte che ha parlato di “governo allo sbando” e Carlo Calenda che ha messo quanto accaduto in relazione con il dopo Berlusconi.
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Tajani: “Una tempesta in un bicchiere d’acqua: non c’è alcuna divisione”
Sul fatto che “è stato un incidente che non doveva accadere” nessuno si è nascosto dietro a un dito, a partire dalla relatrice, la senatrice di FdI Paola Mancini, che comunque ha chiarito che “rimediamo pure a questo”. Un passaggio scontato, visto che “non c’è alcun problema politico”, come hanno sottolineato il capogruppo di FdI a Palazzo Madama, Lucio Malan, aggiungendo che “Meloni è informata”. Lo stesso coordinatore azzurro Antonio Tajani ha parlato di “un incidente di percorso” e di “una tempesta in un bicchiere d’acqua”, che non nasconde “nessuna divisione o significato politico”.
I senatori azzurri avevano chiesto un rinvio del voto di 15 minuti
Tajani, quindi, ha ricordato che “i senatori di FI avevano chiesto un rinvio di 15 minuti” e che “quando sono arrivati si era appena votato”. “Sono incidenti che capitano, non dovrebbero capitare, ma nulla di preoccupante, nessun messaggio, nessuna divisione”, ha detto Tajani, aggiungendo: “Lasciamo l’opposizione chiacchierare. Dovrebbe essere più preoccupata dei problemi che ha”, l’incidente “non ha alcun significato politico, è stato un incidente di percorso, si è già rimediato”.
Damiano e Lotito: “Solo un ritardo, nessuna implicazione politica”
Che “quello che è accaduto in Commissione dal punto di vista politico non ha alcuna rilevanza”, del resto, lo ha assicurato anche Damiani, che poi rivolgendosi all’opposizione ha chiarito che “se oggi siete attaccati a questi piccoli episodi non avete argomenti politici per controbattere alla maggioranza”. “Questa mattina – ha spiegato – avevamo un impegno di gruppo che è ritardato di soli quindici minuti, quindi io e il senatore Lotito, componenti della Commissione bilancio, sempre presenti al 100 per cento in Commissione, siamo arrivati un quarto d’ora in ritardo”. “Si è trattato soltanto, purtroppo, di una coincidenza di tempi che non c’è stata rispetto a un impegno di gruppo che avevamo”, ha aggiunto Damiani.
Claudio Lotito, parlando con l’agenzia di stampa Adnkronos, ha poi ricordato che “non ho mai saltato una Commissione da quando sono stato eletto, non sono mai arrivato in ritardo”. “Sono il primo ad arrivare al Senato e sono l’ultimo ad uscire. Praticamente lo chiudo io il Palazzo Madama…”, ha aggiunto il senatore, ricordando che “io mi attengo a quello che mi dice il capogruppo, le dietrologie non servono in questi contesti”.
La Russa: “Un incidente, ma voglio richiamare i senatori a non arrivare con l’acqua alla gola”
Sul caso è intervenuto anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “È stato un incidente di percorso su un ritardo di 5 minuti che ha provocato una serie di reazioni. Ciò non mi impedisce di dire che – ha sottolineato – al di là della occasionalità dell’incidente io ho raccomandato sia ai gruppi che ai rappresentanti del governo di trovare dei modi per cui non si debba sempre arrivare con l’acqua alla gola. Spero che il mio richiamo generale a tutti abbia qualche esito positivo”.
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