Pescati 75 chili di vongole: multa di 4mila euro a due gradesi
GRADO Sequestrato quasi un quintale di vongole (per l’esattezza 75 chili) rigettate in mare poiché pescate in una zona non classificata, pertanto considerate dannose per essere mangiate.
Ai due 4 mila euro di sanzione ciascuno in quanto pescatori in quel momento sportivi non possono pescarne in ogni caso più di 5 chili a testa.
Ad essere colti in fallo sono stati due gradesi pizzicati, dopo appostamenti, mercoledì mattina all’alba davanti a Punta Sdobba; quasi certamente avrebbero venduto illegalmente il prodotto a qualche ristorante.
Il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Grado, Domenico Castro, invita caldamente i ristoratori a non acquistare alcuna merce che non sia passata regolarmente alle verifiche veterinarie previste. I militari della Guardia Costiera si sono appostati ieri mattina alla 5 in zona Punta Sdobba, in prossimità della foce del fiume Isonzo, in attesa di cogliere sul fatto i pescatori che avevano raggiunto la zona in batela. Approfittando del picco di bassa marea i due si erano calati nelle secche, scendendo dalla loro batela e utilizzando rastrelli artigianali per arare letteralmente nelle secche e raccogliere i bivalvi.
«Tale attività repressiva – precisa il comandante Castro - ha scongiurato la successiva commercializzazione di un prodotto non idoneo al consumo umano in quanto raccolto lungo aree proibite, poiché non classificate, secondo le disposizioni dell’Autorità Sanitaria del Friuli Venezia Giulia».
Dopo i previsti controlli sanitari effettuati dai veterinari dell’Asugi, le vongole sequestrate che erano ancora in vita sono state rigettate in mare grazie all’intervento degli uomini della Guardia Costiera del battello Gc B43 di Grado. Le vongole sono state rigettate in una zona di mare inibita alla raccolta dei molluschi bivalvi, quindi non pescabili, non commerciabili e non consumabili.
La Guardia Costiera informa nell’occasione che l’attività di vigilanza sulla pesca delle vongole e delle altre risorse ittiche, andrà avanti durante tutta la stagione estiva, nonostante il particolare periodo dell’anno durante il quale i militari sono impegnati anche in altri servizi di vigilanza sulle spiagge, in mare e a bordo dei natanti da diporto.—