Clapcich vince l’Ocean, prima donna italiana. «Ancora non ci credo, è un momento magico»
GENOVA. La velista triestina Francesca Clapcich è la prima italiana in assoluto a vincere la Ocean Race in cinquant’anni e 14 edizioni della regata attorno al mondo per equipaggi.
Il verdetto è giunto nella tarda mattinata di ieri a Genova, sede del gran finale dell’edizione 2013 della Ocean: la giuria internazionale presieduta dallo spagnolo Andrés Pérez ha accolto la richiesta di “riparazione” presentata da 11th Hour, il team di cui fa parte Francesca, dopo l’incidente avvenuto alla partenza della tappa L’Aja-Genova quando la sua barca è stata speronata da un’avversaria, la franco tedesca Guyot, che non ha rispettato la precedenza.
La formula della “riparazione” è prevista dai regolamenti internazionali quando una barca non può partecipare a una regata per causa altrui e a 11th Hour sono stati concessi 4 punti in virtù dei risultati ottenuti nelle precedenti sei tappe: grazie a questi punti, in classifica il team a bandiera americana ha scavalcato di 3 punti la svizzera Holcim-PRB. E così 11th Hour è il primo team statunitense e Francesca Clapcich è la prima italiana in assoluto a conquistare la vittoria nella Ocean Race. «E’ un’emozione incredibile vincere la Ocean Race e essere la prima italiana a farlo» il commento di Francesca Clapcich appena ricevuta notizia del verdetto, ancora in mare in quanto impegnata con il suo team nel trasferimento della barca da L’Aja a Genova.
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«Ancora devo rendermi conto di cosa è successo ma ci vorranno giorni per metabolizzare le emozioni! Ovviamente sarebbe stata la ciliegina sulla torta vincere in mare anche l’ultima tappa dopo aver vinto di seguito le ultime tre ma purtroppo abbiamo dovuto lottare per riparare la barca, metterci in mare direzione Genova e aspettare il verdetto della giuria che ha stabilito i punti di riparazione. Ancora non ci credo… Il gran finale della Ocean per la prima volta in Italia e vincere la regata da italiana! È magico! Sono assolutamente entusiasta».
Le prime parole dello skipper di 11th Hour Charlie Enright: «Questa gara ti toglie tutto: emotivamente, mentalmente e fisicamente. Sono incredibilmente orgoglioso del nostro team che ha lavorato instancabilmente per tre anni per arrivare a questo risultato. Ci sono stati alti, alcuni alti incredibili, ma anche bassi che ci hanno sbalorditi tutti, ma ne valeva la pena per poi ricevere questa notizia. Vincendo tre tappe consecutive ci eravamo sentiti forti e fiduciosi in vista dell'ultima frazione. Purtroppo poi è andata come è andata con l’incidente di cui siamo stati vittime. Ora però siamo soddisfatti della decisione della giuria, anche se avremmo voluto avere la possibilità di lottare per questa tappa finale in acqua, dato che i nostri avversari di Holcim-PRB sono stati concorrenti eccezionali. Essere la prima barca statunitense a sollevare questo trofeo è un onore eccezionale: avrei preferito vincere in mare, ma la vittoria è comunque dolce», ha concluso Enright. La Ocean Race 2023, partita il 15 gennaio scorso da Alicante e tornata in Mediterraneo dopo sette tappe e circa 32 miglia nautiche percorse (qualcosa come 60mila chilometri) con Capo Verde, Città del Capo, Itajiaì, Newport, Aarhus, l’Aja e Genova città sedi di tappa, vivrà domani primo luglio il suo atto conclusivo con la disputa dell’ultima In-Port race: per 11th Hour sarà la passerella d’onore visto che il team di cui fa parte Francesca Clapcich è primo anche in questa classifica. Poi, le premiazioni con il trionfo di 11th Hour.