Sting dà nuova vita alle canzoni dei Police: piazza Sordello piena
«Sono molto felice di essere ancora qui con voi a Mantova». Via al Summer Festival: apertura riservata ad un set del figlio Joe Sumner
Buona la prima del Mantova Summer Festival in piazza Sordello, apertura della stagione live nella città dei Gonzaga, che fa subito il pieno con l’ex leader e bassista dei Police. Prima del suo show, iniziato alle 21.30, è stata la volta di Joe Sumner che, con Sting, condivide sia l’essere cantautore, sia l’essere bassista del gruppo rock inglese Fiction Plane e, soprattutto, il fatto di essere suo figlio (terminato il suo show, infatti, raggiungerà il padre sul palco nel corso della serata). Un set interessante in cui Sumner ha dimostrato di essere autore di buona musica.
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Poi, dopo un poco d’attesa, dettata dalla preparazione del palco, è stata la volta di Sting, tornato a Mantova dopo 5 anni. Con lui, sul palco, Dominic and Rufus Miller alle chitarre, Josh Freese alla batteria, Kevon Webster alle tastiere, e Shane Sager all’armonica. Melissa Musique e Gene Noble sono le vocalist che completano una band essenziale. Si parte subito con i Police e con una dei brani più famosi, e cioè “Message in a Bottle”. Sting, pantalone bianco e maglietta grigio chiara, chiama subito la platea a cantare sul ritornello del brano. “Mantova”, grida il bassista e tutta la piazza alza le mani e canta ad alta voce uno dei ritornelli più famosi degli anni ’80.
«Grazie a tutti, benvenuti. Sono molte felice di essere ancora qui con voi, a Mantova», sono le prima parole al pubblico. Lo show, che vede in scaletta 19 pezzi, con molte incursioni nella musica dei Police, prosegue con “Englishman in New York” del 1987, e la piazza è già conquistata, canta e balla, nonostante una vera e propria invasione di zanzare, che disturbano anche i musicisti sul palco. Il tour “My song”, dal titolo dell’ultimo album di Sting del 2019, è uno show antologico che vede in scaletta brani come “Every little thing she does is magic”, altro brano dei Police, terzo della serata, ma anche “If you love somebody set them free” canzone del 1985. Una scelta voluta, dunque, quella di partire dalle origini e risalire il lungo fiume della sua carriera fino alla chiusura con i grandi classici come “Roxanne”. Sting si conferma ottimo musicista (suona tutto il concerto il suo basso), e performer in gran forma fisica nonostante il caldo torrido. L’estate 2023 è comunque all’insegna dei Police. Dopo lo show di Sting, arriva infatti a Gardone Riviera, al Vittoriale, il 24 luglio, Steve Copeland, batterista dei Police che, accompagnato dall’orchestra, farà rivivere i grandi successi della band. Luca Cremonesi