Razziata dai ladri fabbrica specializzata nella produzione di utensili per la lavorazione del legno
I danni all’Hart di Sacile sono ingentissimi. I titolari: «Non riusciamo neppure a quantificarli». I malviventi hanno agito a mezzanotte, poi sono fuggiti forse con un furgone
SACILE. Maxi furto di punte e frese di precisione all’Hart intorno alla mezzanotte di giovedì 13 luglio, in via Geromina: i ladri hanno svuotato il magazzino nell’azienda specializzata nella produzione per macchine del legno.
Non contenti, hanno ripulito anche la macchinetta del caffè dagli spiccioli e nemmeno l’allarme li ha messi in fuga.
«Sono entrati dalla finestra e hanno fatto il disastro: ci vorranno sei mesi per costruire i pezzi rubati e il danno è ingente».
Jessica e Mariano Perin – con il padre Pietro che ha fondato l’Hart – si sono rimboccati le maniche, venerdì mattina alle 6 e il furto è stato denunciato ai carabinieri.
Le telecamere anno ripreso i ladri incappucciati in azione e le indagini sono in corso, dopo i rilievi della scientifica.
«Sono arrivato alle 6 di venerdì in azienda – ha raccontato Mariano – e ho subito notato una finestra aperta. Dentro c’era il disastro: tutto per aria e per raggiungere il magazzino delle punte e delle frese al primo piano, hanno tagliato con il flessibile la porta di ferro chiusa, davanti alle scale.
Hanno distrutto nel bagno anche il controsoffitto per tentare di entrare nel magazzino al primo piano».
La razzia ha svuotato i cassetti nell’ufficio all’ingresso. «Hanno rubato persino dalle macchinette del caffè – ha aggiunto Jessica Perin – e fatto sparire, probabilmente con un furgone, tutto il materiale pronto per la vendita e consegna».
Ripulito il magazzino e la stima dei danni è in corso: sono cifre importanti per l’azienda. Si sospetta che i ladri abbiano agito su commissione, magari per rivendere su altri mercati i prodotti di precisione.
«Se vi propongono un intero stock di punte diamante a prezzo stracciato – è l’avviso dell’azienda sui social – forse sono le nostre».
I ladri hanno agito a colpo sicuro e sapevano dove trovare le punte e le frese. «Giovedì non abbiamo notato nulla di strano – hanno riferito gli imprenditori –. Lavoriamo con passione per tutti i nostri clienti e l’azienda ci assorbe ogni giorno.
È stato uno choc trovarsi di fronte allo scempio che hanno fatto i delinquenti: si sono introdotti dalla finestra: l’hanno scassinata e poi, in questa zona deserta in mezzo alla campagna, sono andati avanti indisturbati e con la sirena dell’allarme nelle orecchie».
Il villaggio artigianale in via Geromina è deserto dopo l’orario di lavoro. «Abbiamo denunciato il furto ai carabinieri che sono arrivati tempestivamente per il sopralluogo – ha precisato Mariano Perin –. La Scientifica ha fatto i rilievi e assunto la videoregistrazione delle nostre telecamere: è evidente nel filmato che i ladri sapevano come muoversi».
E anche la località, per stabilire le vie di fuga dopo colpo e senza lasciare tracce. La videosorveglianza lungo le strade di Sacile potrà dare indizi sui ladri, per riuscire a dare un’identità ai malviventi.