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Июль
2023

Italoforme, tra rabbia e lotta. «Questi lavoratori trattati come fossero utensili. Ora un tavolo istituzionale»

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Amarezza, delusione e rabbia, ma anche tanta speranza: questi sentimenti si respiravano ieri mattina al presidio dei lavoratori di Italoforme a Este. Lunedì scorso gli attoniti ex dipendenti hanno appreso la notizia della chiusura dell’azienda: un fulmine a ciel sereno, arrivato peraltro senza ulteriori spiegazioni e con l’aggravante dell’ipotesi di non percepire nemmeno lo stipendio di giugno. Una prospettiva fortunatamente scongiurata, ma rimane il problema di come superare i prossimi quattro mesi – ovvero fino al momento della liquidazione – visto che non sono previsti ammortizzatori sociali, almeno per ora.

Il presidio serviva a attirare l’attenzione per trovare risposte anche in questo senso. «Siamo molto arrabbiati per il modo in cui questi lavoratori sono stati trattati: mentre ancora sudavano, l’amministratore delegato, senza dire niente a nessuno, depositava i libri in tribunale – ha osservato Simone Ferraretto, segretario della Fillea Cgil – Chiediamo dignità, chiediamo sostegno, lavoro e continuità, e che le istituzioni si attivino per trovare al più presto una soluzione. Non è accettabile che più di 40 famiglie si ritrovino a vivere un dramma del genere».

Il sostegno è arrivato comunque, in forma di solidarietà, da tante altre persone. È il caso della Fiom Cgil di Padova, che ha mandato alcuni rappresentanti al presidio per supportare i lavoratori e le loro famiglie. Lo stesso è stato per l’Udu, associazione studentesca padovana: «Abbiamo deciso di essere qui perché crediamo che questi lavoratori abbiano ricevuto un trattamento disumano, come se non fossero persone ma utensili da lavoro, meri strumenti – ha spiegato la portavoce Alessia Conti – Come studenti, crediamo inoltre che sia importante condividere le battaglie. Non si tratta soltanto di lottare per i diritti che riguardano questioni strettamente legate all’ambiente universitario, ma che anzi, sia giusto scendere in piazza insieme a chi lotta per avere un futuro dignitoso».

Si è parlato tanto di dignità, ma anche di speranza e di fiducia nelle istituzioni. L’amministrazione comunale è stata presente fin dall’inizio e ha speso parole di conforto e vicinanza nei confronti dei dipendenti presenti: «Questa è una situazione innegabilmente molto grave – ha dichiarato la vicesindaco Simonetta Spigolon – Noi confidiamo che dei tavoli istituzionali siano attivati al più presto e che vi sia una partecipazione concreta da parte degli imprenditori che hanno chiuso ma anche da parte di altre istituzioni. Come amministrazione, siamo pronti a dare tutto il nostro appoggio qualora venissimo chiamati a un futuro tavolo istituzionale».

Il sindaco Matteo Pajola ha poi aggiunto: «Oggi è una giornata molto difficile. Noi siamo qua per esprimere massima solidarietà ai lavoratori, che hanno ricevuto un trattamento non consono alla loro dignità, ed è proprio questo l’aspetto che mi dispiace di più. È bello vedere qui anche altri lavoratori di altre aziende, e che la causa stia così a cuore.

La preoccupazione è anche, però, quella che un’impresa storica del territorio com’è Italoforme debba chiudere dopo 130 anni. Noi cercheremo di essere presenti a qualsiasi tavolo di crisi perché magari, pur nella difficoltà, si possa arrivare a salvare in qualche modo la situazione».




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