Aiuti alle famiglie in difficoltà, in arrivo a Mantova 533 social card
Da martedì 18 luglio anche a Mantova è possibile utilizzare la social card, la nuova misura anti-povertà messa in campo dal governo Meloni a favore delle famiglie in difficoltà. I destinatari in città sono 533 gruppi familiari residenti; si tratta di persone che vivono in famiglie di almeno tre persone con un reddito Isee di 15mila euro, i cui nominativi sono stati individuati dall’Inps e trasmessi al Comune. Dovranno ritirare la carta magnetica, caricata con 382,50 euro negli uffici postali e poi utilizzarla in negozi e supermercati per fare la spesa, facendo attenzione ad acquistare solo i generi di prima necessità appositamente indicati in una speciale lista messa a punto dal Governo.
Ai 382,50 euro c’è la possibilità di sommare gli sconti del 15 per cento ottenuti da tutti quelli che nella grande distribuzione hanno aderito al progetto. Va ricordato che la carta è attivabile entro il 15 settembre. Qualora non venisse utilizzata, dopo il 15 settembre i fondi verranno ripartiti tra le famiglie che avranno attivato la card denominata dagli ideatori «Dedicata a te».
«Abbiamo ricevuto dall’Istituto nazionale di previdenza l’elenco dei nominativi, a cui stiamo inviando a mezzo posta la comunicazione – afferma l’assessore al welfare Andrea Caprini – sono 533 e, nella lettera predisposta dal Governo, che ha incaricato l’Inps di individuare la platea dei beneficiari mentre ai Comuni spetta solo il compito di inviare l’informazione ai cittadini, sono indicate le modalità di funzionamento; il cittadino dovrà recarsi in un ufficio postale e ritirare la card con la quale potrà acquistare generi alimentari di prima necessità nei negozi convenzionati».
L’assessore si dichiara critico nei confronti di questa misura: «Preciso – osserva Caprini – che il Comune non ha alcun merito nella vicenda e chi dovesse ritenersi ingiustamente escluso si rivolga al governo Meloni che ha fissato i criteri per i beneficiari, a sua volta individuati dall’Inps».
Fa il parallelo con il Reddito di cittadinanza: «Sono sempre stato fortemente critico nei suoi confronti perché la misura voluta dai Cinque stelle era stata gestita male, senza far coordinare ai Comuni la regìa degli interventi, mentre legare la povertà al lavoro, come se i Navigator riuscissero a trovare un impiego per tutti, è stato un abbaglio smentito dai fatti».
La social card è una misura “una tantum” nel senso che una volta spesi i 382 euro e spiccioli assegnati non ne arriveranno altri. «Vorrei capire – si chiede Caprini – quali risorse e quali strumenti intende mettere in campo la destra sociale per combattere la povertà che, come testimoniano tutti gli indicatori, non accenna a diminuire; anzi, le famiglie sono sempre più in difficoltà fra rincari, inflazione e carovita».