Eclettiche Emozioni al Miela di Trieste un monologo per Roveredo e il compleanno di S/Paesati
foto da Quotidiani locali
TRIESTE Tu chiamale se vuoi Eclettiche Emozioni. Eclettiche per districarsi in una realtà sempre più frenetica e complessa, ed essere più adattabili ai mille cambiamenti in corso. Emozioni «perché abbiamo bisogno di tornare a teatro per emozionarci dal vivo ritrovando quel coinvolgimento empatico, soggettivo e insieme collettivo, soprattutto intelligente: non solo sul palcoscenico ma portandolo direttamente nella città, alla conquista di pubblici anche nuovi». È la prima volta nella sua ultradecennale storia che il Teatro Miela presenta la propria stagione 2023-2024 in questa rovente estate, e lo fa attraverso la voce di chi tale spirito lo sta già imprimendo da un po': il direttore artistico Massimo Navone, che ha battezzato così la programmazione. E che a stretto contatto con i collaboratori - «uniti in uno sforzo collettivo straordinario» - ha allestito un cartellone densissimo, non lineare ma pensato per aree tematiche, molto spesso contaminate tra loro: ciò proprio per permettere agli spettatori di fare delle scelte, approfondire un genere, creare un proprio percorso.
Ventaglio più che mai vario svelato ieri da Navone con accanto ben 21 presenze tra entourage e artisti: perciò, ne diamo qui solo una traccia, rimandando al sito ufficiale per una maggiore completezza. Prima volta anche per il varo di una campagna abbonamenti che sarà lanciata ad autunno, per un teatro che conferma la sua vocazione di agenzia culturale strettamente connessa al territorio, per tutti e di tutti, indipendente, a volte irriverente, comunque originale, dove lo spettacolo dal vivo è lettura della realtà, nel segno dell'impegno come della leggerezza e dell’ironia.
PROGETTI E EVENTI SPECIALI
Due artiste eclettiche, una del '900, Camille Claudel, una di oggi, Francesca Martinelli, in dialogo: "Eretica. Estasi in soliloquio di una ragazza impertinente" della performer udinese Francesca Marinelli inaugurerà il 5 e 6 settembre questo contenitore rendendo a perfezione l'impronta multidisciplinare ed eclettica del cartellone, in un progetto che è mostra, incontro col pubblico, laboratorio e performance. Arte che sarà anche fuori dagli spazi teatrali: Storie nell’arte curata da Laura Forcessini dedicherà nel 2024 un focus al pittore Luigi Spazzapan alla Stazione Rogers, come all’architetto Adolf Loos. Ci sarà anche l'impegno civile di Pequod, la rassegna di giornalismo che porterà a Trieste la crema di inviati storici come Marco Ansaldo che parlerà di Turchia e di Erdogan, e "Macelleria Palermo", una cruda mostra fotografica a ribadire l'impegno contro le mafie. S/paesati compirà 24 anni e per festeggiarsi inaugurerà Mercatino Spaesato, una tre giorni festivaliera con spettacoli e mercato di prodotti artigianali e gastronomici fatti dalle comunità di migranti che vivono qui, da gustare dal foyer sino al piazzale davanti al teatro. «Pino rappresentava un motivo in più per vivere in questa città»: Sandro Mizzi e il Miela ricorderanno Pino Roveredo con la nuova produzione “Oggi è Tardi”, monologo interiore di un uomo comune che fa i conti con il proprio tempo. E ancora: Basaglia, Pasolini, Svevo. E il Pupkin: 450 serate e 20 anni di risate che torneranno in veste rinnovata a prova di senescenza comica. E il Miela è ormai casa anche per Artifragili, collettivo in cui Navone continua a credere molto: riproporranno, tra gli altri, i loro fulminanti e apprezzati speed date teatrali da tre minuti.
INCROCI
«Abbiamo intercettato ospiti che rimano con i canoni non omologati del nostro teatro», da quelli più ortodossi a quelli più insoliti, per quello che si potrebbe definire ironicamente il “non cartellone di prosa”. Ecco un focus su Cesare Zavattini, lo humour nero di "Con la morte non si scherza", la trilogia del Petit Soleil, la performance di luce, corpo e suono "Alberi" di Silvia Girardi; e non mancherà "Siamo tutti figli di Troia... ovvero Tutta l’Eneide in 90 minuti" di e con Michele Bottini.
PER TUTTI
Poche parole, tanta fisicità: il Miela scandaglierà le nuove frontiere del teatro fisico, del clown e del circo-teatro. Sei spettacoli tra cui la prima assoluta a Trieste (1800 repliche in tutto il mondo) di "La Lettera" di e con Paolo Nani. Che, solo sul palco con una valigia di oggetti, darà vita a 15 micro-storie: trama sempre uguale ma interpretata ogni volta da un personaggio diverso. Prima assoluta anche per Pietro Barilli e le acrobazie del suo "Quieto Parado", «giovane artista strepitoso» da non perdere: entrambi a dicembre. E l'"Anita" di Anna Marcato inaugurerà il 2024 facendo giocolerie immersa in vasca da bagno.
le DONNE
Non solo tante artiste lungo tutta la stagione ma anche un programma dedicato. Panchine rosse, sul tema della violenza contro le donne, proporrà diversi spettacoli tra cui il nuovissimo "Il corpo che parla" di Gioia Battista al debutto a novembre. E Protagoniste 2024 lancerà a marzo ben 11 titoli delle attrici/autrici più interessanti del panorama teatrale: al debutto in prima nazionale Cinzia Spanò con "Esagerate!", stand up che «vuole divertire, indignare e mettere i puntini sulle i. Anzi. Sulla e rovesciata che rappresenta lo schwa!».