A Trieste Eleonora porta avanti lo storico laboratorio di bandiere della nonna, rimasto l’unico in regione
TRIESTE È il 2020 quando il laboratorio di bandiere di Serena Nordio, in via San Giorgio, chiude i battenti dopo oltre sessant’anni di attività, con l’arrivo del pensionamento. Un'impresa nata grazie al padre della donna, a Trieste, nel lontano 1957. Ma adesso la nipote, Eleonora Toffoli, 32 anni, ha deciso di riavviare la storica realtà di famiglia - rimasta l'unica di questo tipo in tutto il Friuli Venezia Giulia - ripresentandosi ai clienti della nonna e cercando nuovi mercati.
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Una realtà ancora viva
«La prima idea - racconta Toffoli - era di fare qualcosa di completamente diverso in questo spazio: un'impresa legata al marketing digitale, che comunque ho iniziato e che continua tuttora. Ma ho capito che le bandiere erano ancora molto richieste. Tante realtà ci contattavano, anche dopo l’annuncio dello stop dato ormai tre anni fa. Abbiamo percepito insomma che questo è un settore ancora vivo e dinamico».
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Eleonora allora decide di rimboccarsi le maniche, con un’impresa che diventa, di nuovo, a conduzione familiare: «Insieme a mio marito Alessandro Puppini abbiamo deciso di ricominciare, di ripartire con lo stesso entusiasmo che i miei parenti hanno sempre messo in questo lavoro e in questo ambiente. Proprio grazie a Alessandro ho pensato che era giusto provarci, perché mi è stato vicino e mi ha supportato fin da subito. Non è stato facile ricominciare, perché tanti avevano saputo della cessazione dell’attività e perché era stato messo tutto da parte. Ma siamo molto fiduciosi e i risultati sono già arrivati. Abbiamo cambiato un po’ l’organizzazione generale rispetto al passato, ci occupiamo molto della progettazione grafica per le bandiere personalizzate, che una volta non veniva fatta. Poi il confezionamento viene affidato a un nostro collaboratore».
I clienti storici
Tra i clienti del laboratorio ci sono Fincantieri, Illy, Starhotels, Hilton, Comune di Trieste, Regione Fvg, Royal Carribean; e poi agenzie marittime, tante società nautiche cittadine, l’Università di Trieste, scuole, privati... Marito e moglie si occupano di tutto, cercando anche di trovare ulteriori prodotti per implementare l’offerta generale, come striscioni pubblicitari o abbigliamento brandizzato. A rivolgersi al laboratorio sono persone affezionate da anni ma anche nuovi clienti da tutta la regione.
Mercato da allargare
L’obiettivo ora è di allargare ulteriormente il mercato anche grazie alle competenze nel campo dei social media e della comunicazione: la coppia infatti non vuole perdere quel primo sogno iniziato insieme, una società che opera nella pubblicità. Quindi hanno abbinato le due cose: «Una decisione ragionata - sottolinea Eleonora - per non perdere le radici, il passato, e unirlo con un lavoro che rappresenta il presente».
Cambiamenti
Dentro il negozio tutto intanto è cambiato: è stata conclusa una lunga serie di lavori con l’intento di mantenere la sistemazione originale del laboratorio “svecchiando” un po’ il luogo, che era fermo nel tempo quanto ad arredi. Fuori fanno bella mostra di nuovo bandiere e tanti drappi che incuriosiscono anche i turisti. Che alle volte entrano pure, per portarsi a casa un “rettangolo di stoffa” con l’alabarda.
Quanto a nonna Serena, che si gode la pensione, «è contenta della mia scelta - conclude Eleonora - vede proseguire quello che ha costruito nella sua vita con tanto impegno, e non può che essere felice. Spero di continuare quella tradizione con lo stesso successo che ha segnato il lavoro della mia famiglia per oltre mezzo secolo».
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