Добавить новость
ru24.net
World News in Italian
Июль
2023

L'inferno di una generazione

0
Siamo in presenza di una gioventù che, se non è bruciata, rischia di bruciarsi. Droga, alcol, farmaci sono il mix perfetto: non per curare il dolore, ma per renderlo più devastante.

C’è una fotografia che circola in maniera molto riservata e che nessuno per ragioni di privacy pubblicherà. Ritrae una ragazza, il cui volto è parzialmente coperto da una scatoletta di Xanax. I lettori di Panorama sanno di che cosa si tratta: non più tardi di quattro mesi fa dedicammo una copertina alla diffusione fra i giovani del farmaco per tenere sotto controllo l’ansia e malesseri psichici. Il titolo dell’inchiesta di Terry Marocco fra gli adolescenti era semplice: «Generazione Xanax». Due grandi occhi azzurri ci introducevano al tema del disagio giovanile dopo la pandemia, un fenomeno segnalato da molti psichiatri e ben noto ai centri specializzati in disturbi alimentari o della personalità. Ma tornando alla fotografia di cui scrivevo prima, l’immagine appartiene alla giovane donna che qualche settimana fa ha denunciato di essere stata stuprata dal figlio di Ignazio La Russa. La fotografia non è rubata, ma appartiene a una serie pubblicata sui social dalla presunta vittima insieme ad altre in cui sembra dare di sé un’immagine di donna vissuta, quasi da vamp.

Come abbiamo appreso dai molti articoli che si sono occupati di quella notte, trascorsa prima in discoteca e poi a casa del figlio del presidente del Senato, in realtà ha appena 22 anni, un’età che dovrebbe essere spensierata e allegra. E invece no. Prima che dichiarasse di essere stata violentata e forse drogata (lo ha lasciato intendere parlando di un drink che le sarebbe stato offerto), la giovane postava le sue immagini con la scatola di Xanax e una scritta tratta da una canzone dei Loverboy, gruppo rock canadese: «Ehi, fratello chi ti ha fatto sorridere così?». La risposta nella foto scambiata fra amici e conoscenti della presunta vittima dello stupro è semplice: la pillola della felicità.

Per chi non lo sapesse, Xanax è il nome commerciale di un farmaco prodotto dalla Pfizer, la multinazionale farmaceutica dei vaccini e del Viagra. In sostanza si tratta di un derivato della benzodiazepina, prescritto dai medici per tenere sotto controllo stati d’ansia e attacchi di panico. Nel foglietto illustrativo della scatoletta si spiega che il farmaco può provocare reazioni psichiatriche e paradosse. «Quando si usano benzodiazepine è noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delirio, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento».

Che cosa voglio dimostrare raccontandovi tutto ciò? Qualcuno potrebbe pensare che io abbia intenzione di mettere in dubbio la denuncia della ragazza che sostiene di essere stata violentata dal figlio della seconda carica dello Stato. No, niente di tutto questo. Non basta una confezione di Xanax per sostenere che la giovane possa essersi inventata tutto. Né io ho intenzione di addentrarmi nei contorni psicologici di un presunto violentatore o di una presunta violentata. Semplicemente, guardando la fotografia pubblicata dalla ragazza l’ho trovata molto simile alla copertina di Panorama. Nella nostra immagine si vedono gli occhi e non c’è la confezione commerciale del farmaco, ma per certi versi lo scatto sui social e quello stampato e mandato in edicola alla fine di febbraio sono uguali. Rappresentano la generazione Xanax, ossia il disagio di vivere e affrontare la vita quotidiana di molti ragazzi. I quali, non riuscendo a trovare conforto in famiglia e non essendo seguiti adeguatamente nei centri specializzati per carenza di personale, pensano che la soluzione alla fine sia imbottirsi di pasticche.

Il loro è un dolore psichico che cercano di lenire stordendosi di farmaci, alcol e droghe. Più o meno tutte sostanze ingerite dalla giovane che il 18 maggio, a Milano, ha trascorso una serata prima in discoteca e poi a casa del figlio dell’esponente di Fratelli d’Italia. Non so se la ragazza quella notte sia entrata nella stanza del suo presunto violentatore volontariamente oppure sia stata costretta. Non so se sia stata stordita con la droga dello stupro o se abbia fatto l’amore per propria decisione, salvo poi pentirsene. Nemmeno sono in grado di stabilire se La Russa junior abbia abusato di lei senza rendersi conto della sua minorata capacità di intendere e di volere, a causa dei farmaci, delle droghe e dell’alcol. Oppure se l’abbia intenzionalmente violentata.

Queste sono domande a cui sono chiamati a rispondere gli investigatori e, se ci sarà un rinvio a giudizio, successivamente i giudici. E però, pur non dovendo emettere una sentenza, stabilendo chi sia colpevole e di che cosa (il ragazzo di violenza, la ragazza di calunnia), un fatto mi sembra evidente: siamo comunque in presenza di una gioventù che, se non è bruciata, rischia di bruciarsi. Droga, alcol, farmaci sono il mix perfetto: non per curare il dolore, ma per renderlo più devastante. Altro che generazione Xanax: qui stiamo assistendo a una generazione che sta sprofondando all’inferno, che si aggrappa allo Xanax, ai farmaci, alla cocaina e agli eccessi in discoteca nella speranza di salvarsi, senza rendersi conto che si sta condannando a un «fine pena mai».




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus




Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса
Анастасия Мыскина

Мыскина: младшую дочь Медведева назвали Виктория






Кандидат в президенты Румынии: авиабазу в Констанце могут задействовать в войне против России

Хорошо не забытый «Старый»: почему мы празднуем два Новых Года

«Ничего не пила и не ела», – Любовь Толкалина отреагировала на гибель Добровольской

ANNA-NEWS.INFO: Неблагодарный Алиев или О чем молчит президент Азербайджана…