Distrugge il plateatico del bar, poi si stende in strada per fermare il traffico
In completo stato confusionale, ha spaccato le vetrate del bar Quadrivio a Ponte della Priula, poi si è disteso in strada accanto alla rotatoria della Pontebbana, fermando i veicoli. L'episodio si è verificato verso la mezzanotte tra lunedì 17 e martedì 18 luglio.
Un giovane di origini nordafricane è stato fermato dai carabinieri e trasferito in ospedale per accertamenti. «Stavamo chiudendo il bar, era alterato e non gli abbiamo dato da bere», racconta la titolare del bar Quadrivio. «Non ha bevuto qui, non è un nostro cliente – aggiunge – Gli abbiamo ripetuto che non potevamo dargli niente. Si è infuriato, urlava e ci ha minacciato. Chiuso il bar, ha scagliato dei pezzi delle fioriere e spaccato tre vetrate».
È stato allertato il 112, nel frattempo il giovane si è messo in mezzo alla strada, fermando un camion e tentanto di scagliarsi anche contro le auto in transito.
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I titolari del bar presenteranno denuncia per i danneggiamenti subiti. «Anche se tanto sappiamo che non gli faranno niente, speriamo di non trovarcelo più qui», dicono. Un periodo sfortunato per il Quadrivio, noto locale di Ponte della Priula. Nello scorso fine settimana un automobilista era uscito di strada di notte per un colpo di sonno, distruggendo una parte del plateatico.
«Io stesso sono passato in quella zona pochi minuti dopo i fatti e ho pensato che a devastare in quel modo il bar sulla rotatoria fosse stato un incidente stradale. Mai avrei pensato che, invece, a distruggere tutto fosse stato un uomo a mani nude. Cosa sarebbe potuto succedere se avesse trovato sulla propria strada una ragazza, oppure un anziano?”, dice Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta in Consiglio regionale, “Non possiamo più permettere che accadano cose di questo tipo, indegne di un paese civile. Questo extracomunitario deve essere immediatamente rimpatriato e l’arrivo indisturbato di violenti come lui deve essere fermato. Un conto è l’accoglienza di chi fugge da guerre e torture, un conto è permettere a chi non conosce regole civili di aggirarsi e delinquere indisturbati».