Il sindaco di Muggia Polidori: «Sul progetto di Punta Olmi non c’è alcuna decisione»

MUGGIA Il progetto di punta Olmi a Muggia ancora al centro del dibattito. Dopo le polemiche innescatesi sulle petizioni lanciate contro il piano, e dopo la relativa replica dell'imprenditore Paolo Rosso, amministratore di Rte Group e proprietario del terreno in questione, sulle argomentazioni poste dai promotori, a parlare ora è il sindaco di Muggia Paolo Polidori.

Il primo cittadino ieri - nel giorno in cui hanno tenuto una conferenza stampa i consiglieri comunali Maurizio Fogar e Loris Dilena - ha fatto sapere che «è in fase di conclusione l’iter istruttorio conseguente alla conferenza dei servizi - a carattere consultorio e non decisorio - richiesta da Rte Group srl, impresa proprietaria dei 480.000 metri quadrati interessati da un’ipotesi di rivalutazione turistica e di salvaguardia ambientale».

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La documentazione

Polidori è sceso nello specifico: «Il 13 luglio sono giunte in Comune tutte le documentazioni con relativi pareri i quali, soprattutto da parte della Sovrintendenza, sono stati negativi per alcuni punti, anche importanti ancorché non insuperabili, che riportano di fatto al piano regolatore vigente, deliberato nel 2014 dall’amministrazione Nesladek».

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Polidori ha specificato che «il processo decisionale dell’attuale amministrazione comunale non c’è e non c’è mai stato», e insomma non c’erano decisioni da prendere: semplicemente, «a fronte di una richiesta di privati di approfondire con una conferenza di servizi un progetto di riqualificazione di un’area privata, laddove si prevedono interventi ritenuti dai proponenti migliorativi dal punto di vista turistico/residenziale, nonché importanti migliorie dal punto di vista naturalistico/ambientale, abbiamo ritenuto opportuno promuovere il confronto con tutte le istituzioni preposte», così da «poter valutare soluzioni che potrebbero migliorare quello che ad oggi prevede il “Piano Nesladek”», ha precisato Polidori riferendosi al predecessore, «ossia i 33 mila metri cubi di edificazione intensa e compatta» che «renderebbero orribile e devastante l’impatto visivo della zona».

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Soluzioni sostenibili

Per il sindaco «il progetto propone di integrare le edificazioni nel territorio in modo molto più sostenibile, e visivamente meno impattante, dando anche risposte concrete alla salvaguardia ambientale, al ripristino dei percorsi naturalistici, e al recupero della biodiversità».

Un parere questo che «non è frutto di una delibera formale della giunta - precisa Polidori – né tantomeno del Consiglio comunale, che non si sono mai espressi, come strumentalmente e falsamente si voleva far credere ai cittadini». «Chi ha raccolto firme su queste menzogne ora a fine istruttoria della conferenza di servizi viene sconfessato e smentito», aggiunge Polidori.

Fuga di notizie

Ora il Comune, come specificato dal sindaco, «entro il termine dei 5 giorni previsti dalla normativa provvederà esclusivamente ad adottare la determina che conclude la conferenza di servizi, propedeutica alla pubblicazione dei pareri presentati, e null’altro». Dal sindaco infine arriva «forte perplessità relativa al fatto» che i documenti emersi dalla conferenza dei servizi «siano stati diffusi a soggetti terzi senza la dovuta richiesta all’amministrazione comunale». Sulla questione, peraltro, «vorrò vederci chiaro - conclude Polidori - «perché non è corretto che si facciano conferenze stampa (come quella tenuta appunto ieri da Fogar e Dilena, ndr) su informazioni che devono in primis essere gestite dal Comune»