Emergenza profughi nel Veneziano: Hub o accoglienza? La Lega si spacca e non decide
Tema migranti. Hub o accoglienza diffusa? Per il segretario provinciale della Lega Sergio Vallotto e per il vicesindaco Andrea Tomaello (quota Carroccio) non ci sono rotture con Luca Zaia, né con il sindaco Luigi Brugnaro. È davvero così? «Il tema è così complesso che possono esserci punti di vista diversi» dichiara Tomaello che ha una posizione più moderata rispetto a Vallotto. Il vicesindaco sostiene infatti che siccome è un’emergenza i migranti attuali vanno collocati nel territorio attraverso l’accoglienza diffusa, ma solo per un periodo limitato e su base volontaria dei Comuni.
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«Bisogna però andare oltre all’emergenza e lavorare all’origine del problema» spiega rifacendosi al divieto utilizzato da Matteo Salvini per gli sbarchi e al tentativo di trovare un accordo con la Tunisia da parte della presidente del consiglio Giorgia Meloni. «Io sarei per velocizzare le procedure per determinare subito chi è rifugiato e chi no».
Per Sergio Vallotto invece il no è su tutti i fronti. «L’accoglienza diffusa non può funzionare e non ha mai funzionato. È inutile portare qui persone se non si è in grado di integrare, o se loro non vogliono integrarsi. Il risultato altrimenti è vederle in giro per strada».
Ieri il Pd comunale ha inviato una nota in cui si chiede che la Giunta comunale e i sindaci della Città metropolitana assumano una posizione chiara a riguardo. «Oltre alle parole condivisibili del sindaco nell’affrontare questa emergenza senza nuovi maxi hub il silenzio di Lega e Fratelli d’Italia è assordante» hanno detto Monica Sambo, segretaria comunale del Pd e Matteo Bellomo, segretario metropolitano. «La destra ha fatto una campagna elettorale sui respingimenti, sul blocco navale, sul fatto che con loro al Governo le frontiere sarebbero state presidiate. Hanno raccontato un sacco di frottole ai cittadini, visto l’aumento degli arrivi e l’aumento stesso della programmazione dei flussi, utilizzando il tema dell’immigrazione come strumento di paura da trasformare in consenso. Come Pd chiediamo di esprimere una posizione chiara».
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Per Vallotto la posizione di Zaia è chiara, ma il presidente ha sottolineato in questi giorni come la mancanza da parte dei territori dell’accoglienza diffusa porti necessariamente all’istituzione di un hub che gli stessi esponenti del Carroccio non vogliono.
«Se le amministrazioni di centrosinistra vogliono farsi le tendopoli che se le facciano, basta guardare che cos’hanno generato Cona e Bagnoli» ha detto Vallotto a proposito della possibilità che vengano realizzati gli hub a Padova e a Vicenza. Insomma, lui non vuole né l’accoglienza diffusa, né gli hub.
«Per le donne e i bambini bisogna fare un altro ragionamento» prosegue. «Da dove e come arrivano?». Tomaello chiude: «Sappiamo del protocollo, ma non che cosa ci sia scritto. Brugnaro ha detto che è un’emergenza e che va trovata subito una soluzione, ma sempre all’interno di regole precise che si devono ancora scrivere». —
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