Le campane di Lozzo tornano al loro posto dopo un anno di assenza
Dopo oltre un anno di assenza, torneranno a suonare le campane che proprio nel pomeriggio di ieri sono state innalzate sulla torre campanaria della parrocchiale di San Lorenzo di Lozzo, dopo un importante intervento di restauro. C’è tanta attesa in paese e c’è chi quotidianamente sorvegliava il cantiere che nelle ultime settimane si è spostato dalla sede dell’impresa udinese – esecutrice dei lavori – al campanile di Lozzo, per il rifacimento del nuovo castello in acciaio che sosterrà le campane, sostituendo il precedente oramai datato, risalente al 1932.
«L’intervento, a causa di alcuni eventi imprevedibili e delle procedure tecniche e burocratiche in fase di progettazione, si è protratto più del previsto», spiegano dalla parrocchia, «proprio da maggio 2022 quando Lozzo ha visto portare via le sue quattro campane – Maria Lorenza, Maria Rosaria, Maria Lauretana, Maria Eurosia – presenti sulla torre dal lontano 1925, ad eccezione della campana grande che in seguito a una rottura è stata rifusa nel 1956. Ora il cantiere è alle ultime fasi».
«I lavori hanno visto un complesso restauro dei quattro bronzi originari e la fusione di una nuova campana, donata da due benefattori del paese e dedicata a San Giuseppe, battezzandola con il nome di Maria Josefa. Tutte e cinque sono giunte nella parrocchiale della Madonna del Rosario già due settimane fa quando, in occasione del 50° anniversario della consacrazione della chiesa, alla presenza del vescovo emerito Giuseppe Andrich, sono state benedette e presentate alla comunità».
Da allora c’è stato un via vai di persone in chiesa, incuriosite da questa presenza davvero insolita e attirata dalle caratteristiche proprie di ciascuna campana, in attesa della collocazione sulla torre.
«Queste settimane sono servite alla Simet Campane di Feletto Umberto per cominciare la costruzione del nuovo castello in acciaio che sorreggerà il nuovo concerto delle cinque campane», dicono in parrocchia. E ieri, finalmente, le campane sono state trasportate a mezzo dell’auto-gru nella loro sede: «Un intervento piuttosto delicato riuscito giusto in tempo prima delle copiose piogge; ora si attende il completamento dei lavori, previsto per la prima settimana di agosto con l’inaugurazione definitiva. L’intervento, necessario per garantire una maggiore sicurezza al campanile e allo stesso paese, regalerà anche un suono più armonico, ampliando anche la possibilità di combinazioni diverse per il concerto».
Insomma, in poco tempo, in vista della festa patronale del 10 agosto, Lozzo tornerà a sentire l’armonico suono delle sue campane, con un concerto parzialmente rinnovato. I quattordici mesi di assenza sono stati tuttavia colmati dall’installazione di alcuni altoparlanti sulla torre, per la riproduzione meccanica – tramite registrazione – del suono delle campane, garantendo dunque il battito delle ore e l’annuncio delle celebrazioni con un suono molto simile a quello che le campane originariamente producevano.
Le campane
Maria Lorenza (Granda – Reb3, 1.634 kg); Maria Rosaria (Medana – Mib3, 1.074 kg); Maria Lauretana (Terza – Fa3, 748 kg), Maria Eurosia (Pizola – Lab3, 431,20 kg); Maria Josefa (Nuova – Sib3, 316,5 kg).