Zhang Shuai supportata dalle colleghe dopo il brutto episodio di Budapest-
Il caso che ha riguardato Zhang Shuai nel WTA di Budapest ha già fatto il giro del mondo. La cinese si è ritirata dall’incontro contro l’ungherese Amarissa Toth dopo una sorta di attacco di panico causato da una decisione sbagliata da parte del giudice di sedia che ha valutato fuori una palla nettamente buona. Ad aggravare la situazione, l’atteggiamento profondamente antisportivo della giocatrice di casa che ha alzato le braccia al cielo per festeggiare subito dopo la stretta di mano da parte dell’avversaria e in precedenza aveva cancellato il segno incriminato nonostante le raccomandazioni di non farlo da parte di Zhang. Polemiche che non si placano neanche il giorno dopo, con Toth che è tornata sull’accaduto, non facendo il minimo passo indietro sulla sua posizione: “Non ho capito perché ha esagerato così tanto la sua reazione. Voleva mettersi contro la decisione del giudice di sedia e non accettandola si è messa nei guai”. Zhang che sta vivendo un momento particolarmente difficile della sua carriera, è dentro una serie di 13 sconfitte consecutive e sta facendo fatica dopo la scomparsa dei suoi nonni: “Dopo la morte dei miei nonni, ho iniziato a pensare al senso della vita. Ho 34 anni e gioco a tennis da 29 anni. Ho fatto del mio meglio ma ognuno ha i suoi limiti. Mi sento profondamente stanco, soprattutto mentalmente“. Un episodio che non fa che aumentare queste difficoltà, anche se arriva il supporto da parte delle sue colleghe. Maria Sakkari ha dichiarato che Toth dovrebbe essere “esclusa dal Tour”, Daria Kasatkina che “è stato un episodio figlio di un pessimo arbitraggio e di una scarsa sportività”. Una situazione sgradevole, una pagina bruttissima per il tennis e per lo sport.