Capriva del Friuli, si è spento Alberghini presidente per 40 anni dei pescasportivi
CAPRIVA. Sentimenti di profondo cordoglio in queste ore per la comunità di Capriva e, in particolare, per il mondo del volontariato del paese: è mancato Giuseppe Alberghini, per tutti Mauro, colonna dell’associazionismo locale e vera e propria “mascotte” del paese. Aveva 88 anni. Una vita operosa, dedicata al lavoro di muratore, alla famiglia, e alla sua enorme passione per la natura. Amante della pesca, è stato lo storico presidente del locale Circolo Pesca Sportiva, che ha guidato per 40 anni, ruolo lasciato solo per stare vicino all’amata moglie Maria Rosa, scomparsa nel 2015. Ciononostante ha continuato ad accudire il “suo” laghetto nutrendo ogni mattina anatre e oche.
Recentemente, in occasione del 50esimo anniversario di fondazione del Circolo, ha avuto l’onore del primo lancio catturando la prima trota. Gli associati del Cpsd lo salutano con affetto: «Caro presidentissimo, ci hai lasciato una splendida eredità, che continua, anche grazie a te, da oltre 50 anni. Con la tua energia inesauribile e sempre col sorriso, sicuramente ci stai preparando un lago lassù. Ciao bimbo», concludono, ricordando il suo inconfondibile modo di salutare.
Una persona capace di stare con tutti, Mauro: che fosse un coetaneo o un bambino del paese. Inconfondibile a bordo del suo scooter, sotto la cui sella non mancavano mai le caramelle per i più piccini. Il sindaco di Capriva, Daniele Sergon, esprime commozione: «Mauro era un persona buona, disponibile. Un riferimento per il volontariato e un amico per tutto il paese. Era perennemente allegro, lo si sentiva sovente canticchiare in compagnia: ti faceva capire che la vita va assaporata».
Lascia i figli Maurizia con Dario, Glauco con Diana e Nadia con Doris, le nipoti Serena, Isabel e Denise unitamente ai pronipoti Estrella e Alessandro. «Ci hai insegnato la generosità e a prendere la vita di petto, senza aspettare il domani». Esequie domani alle 9.30 nella parrocchiale di Capriva, muovendo alle 9 dalla Cappella dell’Ospedale Civile di Gorizia. La famiglia esprime riconoscenza per la professionalità dell’Adi, nelle persone della responsabile Laura Redivo e delle infermiere Barbara e Valentina.