Schianto in mare a Zara, in cella il pilota dello yacht finito su un peschereccio
ZARA. Lavorava da 22 anni come cuoco per l’equipaggio del peschereccio Mašun, Vratislav Ugrinic, l’uomo che ha perso la vita nello schianto avvenuto il mare nell’arcipelago di Zara. L’imbarcazione sulla quale viaggiava è stata colpita ad alta velocità da un potente motoscafo, lungo 12 metri e mezzo, circa 2 miglia a sud-ovest dell’isoletta di Morvegne. Ugrinic, 61 anni, è deceduto all’istante proprio mentre stava preparando e servendo la cena agli altri membri dell’equipaggio. L’urto non gli ha dato purtroppo scampo. Ugrinic viveva a Tuconio, località dell' isola di Pasman, in Dalmazia e lavorava a bordo di quel peschereccio con reti a strascico, lungo 20 metri e di proprietà del nipote.
L’incidente, verificatosi in condizioni meteomarine più che discrete e prima che calasse la sera, è stato causato dal pilota dello yacht, un 50enne che si trovava sul natante assieme alla consorte e ai loro due figli: nessuno di essi è rimasto ferito, mentre i pescatori che hanno riportato lesioni – nulla di grave per fortuna – sono stati medicati dai soccorritori nel luogo del sinistro. Il pilota, dopo essere stato interrogato dalla polizia, è stato arrestato con l’accusa di avere violato gli articoli del Codice marittimo riguardanti la sicurezza della navigazione. In pratica, è stato accertato che il motoscafo procedeva a velocità troppo elevata e senza che il 50enne si preoccupasse di garantire la sicurezza a moglie e figli e alle altre persone presenti in quel momento nel braccio di mare vicino a Morvegne, non distante dall’isola di Morter (Murter).
Lo yacht ha colpito con violenza la fiancata destra del peschereccio, quasi scavalcandolo, poi è scivolato all’indietro, ha imbarcato acqua ed è affondato ad un’ottantina di metri di profondità. Nell’area della tragedia, così le autorità, non sono state notate tracce che possano far pensare ad una fuoriuscita di carburante, mentre il natante colpito al di sopra della linea di navigazione è stato trainato fino a Morter.
Tutti i protagonisti del terribile incidente sono cittadini croati, con i due natanti pure immatricolati in Croazia. Uno dei testimoni della collisione, Karlo Magic, ha descritto ai media quanto avvenuto: «Mi trovavo con la mia barca a circa 150 metri dal peschereccio ed ero in contatto telefonico con il comandante di Mašun. Ad un certo punto l’ho sentito gridare che un motoscafo si stava dirigendo verso di loro e che sarebbero stati presi in pieno. Ha avuto la forza di gridare agli altri pescatori di mettersi al riparo e poi c’è stato l’impatto. Alcuni minuti dopo, abbiamo udito il pilota urlare alla consorte di trovargli la giacca perchè conteneva 10 mila euro. Con i figli della coppia che piangevano dal panico, uno dei pescatori gli ha detto che lui si stava preoccupando della giacca e poco prima aveva ucciso un uomo».