Rugby. Ruzza capitano azzurro contro la Scozia
Il destino è un enigma se lo cerchi nel nome. Ruzza, 29 anni il 4 agosto, letto al contrario fa “Azzur” e sabato a Edimburgo entrerà per primo a Murrayfield con la fascia di capitano dell’Italia dal 1° minuto. Per la statistica gli era già successo una sola volta contro l’Inghilterra ma a partita iniziata rilevando la fascia da Lamaro, capitano stabile per il ct Crowley.
Capitano Federico lo è stato più volte nella Benetton, leader del gruppo senza bisogno di gradi anche, in Azzurro però è il suo debutto come capitano di giornata.
È una delle novità emerse durante il raduno della Nazionale che terminerà giovedì alla Guizza, casa del Petrarca, club dove Ruzza non ha mai giocato essendo nato nel Cus Padova e poi cresciuto nel Valsugana.
Si tratta del ritorno di un padovano nel ruolo di skipper dopo anni, ricordando gli ultimi due: Marco Bortolami (suo allenatore e stesso ruolo in seconda) con 38 fasce dal 2002 al 2007 e Leonardo Ghiraldini in un alternato interregno con Parisse . L'ultima fascia del tallonatore fu all'Olimpico per un'Italia Irlanda del 6 Nazioni 2019.
A pescare nella memoria come capitano di giornata va aggiunto Mirco Bergamasco (una rarità la fascia a un trequarti) nel tour estivo del 2006 per Figi-Italia, premiato da Berbizier per un'annata felice del nostro centro. Nell'occasione Bortolami partiva dalla panchina, titolare fu Del Fava.
La novità di Ruzza sarà ufficializzata oggi, magari con l’annuncio della formazione che affronterà la Scozia sabato alle 16.15 (diretta su Sky Sport Arena, in chiaro su Tv8, in streaming su Now, Sky Go e gratis su Tv8.it) mentre il 5 agosto trasferta a Dublino contro l’Irlanda.
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Novità senza misteri: in campo alla Guizza ieri con appendice di assalto dei ragazzini a caccia di autografi (specie a Capuozzo) c’erano 40 azzurri.
Lo staff Crowley-Moretti-Goosen deve dare una chance a tutti di giocare almeno un test, perché poi ci sarà la selezione che “taglierà” 7 giocatori per portarli a 33, quelli che a settembre disputeranno il mondiale in Francia.
Concorrenza al suo punto più alto, dopo la settimana padovana e i giorni passati a Corvara nel centro di addestramento degli Alpini fra lunghe scarpinate e il vaglio di un psicologo che “tratta” chi in guerra ci va davvero. Un'esperienza che potrebbe aver aiutato a far scattare un click a livello mentale.
Concorrenza che deve tener conto anche della nuova legione straniera (il mediano Page-Relo, la seconda Lamb, l’ala Odogwu) che pur ultimi arrivati non sono al raduno per far presenza. E così la fascia a Ruzza contiene forse la notizia che capitan Lamaro per un volta farà da “impact player” a partita iniziata e vedremo la sua maglia scambiata con Zuliani dal primo minuto. Alcuni reparti sono “sicuri” altri hanno più alternative: i giocatori sanno che si giocano tutto. E non si scherza più.