Omicidio di Pantianicco, Benita stava bagnando l’orto quando è arrivato l’assassino
Proseguono gli accertamenti dei carabinieri del Ris nella casa del delitto
Carabinieri dei Ris di nuovo in azione nella casa di Pantianicco in cui, mercoledì 19 luglio, è stata accoltellata a morte Benita Gasparini, 89 anni.
Tanti gli accertamenti effettuati dai militari guidati dal maggiore Christian Faccinetto del Reparto investigazioni scientifiche di Padova.
Gli esperti hanno lavorato assieme ai colleghi del Nucleo investigativo di Udine e sono emersi nuovi elementi del complesso puzzle, ancora tutto da ricostruire.
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LA BUSTINA DEI SOLDI
Tra i reperti degli investigatori è finita una bustina di plastica azzurra che, si ritiene, contenesse i soldi che sono stati rubati.
Era nel mobiletto accanto alla poltrona preferita di Benita, quella su cui sedeva sempre per leggere e sferruzzare e conteneva tutte le cose che usava abitualmente, medicinali compresi.
SPUNTA ALTRO DENARO
In un altro mobile del soggiorno, dalla parte opposta della stanza rispetto a quello appena citato, c’erano due buste di carta con dentro somme in contanti: circa mille euro ciascuna.
In una c’era anche un bigliettino con un’annotazione. Le buste erano infilate tra una serie di documenti.
Il cestino delle uova e l’acqua aperta
Nell’orto della casa, il giorno dell’omicidio, c’era l’acqua aperta e, nel pollaio, c’era ancora il cestino per la raccolta delle uova.
Tali elementi, secondo Edi Sanson, consulente della famiglia di Benita ed esperto della scena del crimine, possono far ipotizzare che quella mattina Benita fosse impegnata ad annaffiare e a dar da mangiare alle galline e sia stata disturbata all’improvviso, altrimenti «non avrebbe mai lasciato l’acqua aperta» spiega.
LA TESTIMONIANZA DELLA VICINA
È emersa anche l’importante testimonianza di una vicina di casa che ha riferito agli inquirenti dell’insistente abbaiare di un cane proprio nell’orario in cui si pensa abbia agito il killer, ossia nell’ora e mezza tra le 9.15 e le 10.45.
Il bastone e il cordless
I militari hanno acquisito come reperti da esaminare il bastone dell’anziana e il cordless che era in casa.
I primi esami
Gli accertamenti condotti per cercare eventuali tracce di sangue nell’auto e sulla bici dei figli hanno dato «esito negativo» riferisce la criminologa Linda Pontoni che, come Sanson, supporta l’avvocato Bertoli nella tutela della famiglia.
Le abitudini di Benita
L’89enne il sabato andava in paese a comprare una rivista. Si muoveva in bici, proprio come quando andava dalla parrucchiera.