Usati “soldi sporchi”, casa sequestrata in via Foscolo a Padova
Disponevano di beni il cui valore era totalmente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.
È così finita nei guai una coppia di cinesi, residenti in una casa di pregio di 160 metri quadrati in via Ugo Foscolo. La Guardia di Finanza, insieme alla Polizia di Stato, ha dato esecuzione al sequestro preventivo dell’abitazione, emesso dalla sezione Distrettuale delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Venezia su proposta del questore Antonio Sbordone.
L’appartamento è stato affidato all’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Venezia. È stata anche disposta, per la durata di due anni, la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Le indagini patrimoniali – eseguite dalla divisione di Polizia anticrimine – Ufficio misure di prevenzione patrimoniali della Questura e dalla sezione mobile del nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza – hanno portato a galla un quadro piuttosto eloquente.
I due coniugi cinesi, che alle spalle avevano precedenti penali tra cui sfruttamento della prostituzione e reati in materia di stupefacenti, e ritenuti socialmente pericolosi, hanno manifestato una palese sproporzione tra il valore del loro patrimonio e i redditi bassi dichiarati negli ultimi dieci anni.
L’appartamento di via Foscolo sequestrato risulta la residenza familiare della coppia e della sorella del marito, cointestataria dell’immobile.
Il mutuo ottenuto, pari all’80% del valore rogitato, è stato erogato in virtù di dichiarazioni che si sono rivelate false. E il tutto si è concretizzato fatalità in un arco temporale che coincide con l’attività di sfruttamento della prostituzione che aveva come base proprio l’abitazione di via Foscolo.
È stato accertato come i soldi del mutuo, strumentalmente richiesto per nascondere la provenienza del denaro, provenissero da bonifici bancari disposti dalla coppia attingendo da carte prepagate e da versamenti di denaro contante. Denaro che altro non era che il profitto derivato dallo sfruttamento della prostituzione.