Materica, primo gin dell’Oltrepo secco o al profumo di pomella
foto da Quotidiani locali
La prima (ed unica) distilleria di gin della provincia di Pavia si trova in Oltrepo Pavese. Tra le alte colline di Val di Nizza, infatti, è appena nata Materica, una piccola azienda che si sta già facendo conoscere per l’alta qualità dei suoi prodotti.
«Questo progetto nasce da un sogno, aprire una microdistilleria qui», spiega il titolare Claudio Cullacciati, un passato come impiegato in Coldiretti Pavia e un presente come mastro distillatore. «Abbiamo deciso di puntare sul gin perché è un prodotto in forte ascesa – spiega ancora il titolare – mettendo però l’accento sui prodotti del territorio, a partire dal ginepro e dalle erbe dei nostri campi fino ad arrivare alla mela pomella».
Con questo frutto antico, dal sapore dolce e aromatico, Cullacciati realizza un gin aromatizzato; per chi invece preferisce invece i sapori più secchi c’è anche la versione London dry alle erbe di campo, dove sembra di sentire il profumo dell’erba medica coltivata in queste vallate.
«Per realizzare i nostri gin utilizziamo un alambicco che abbiamo fatto produrre appositamente da artigiani serbi – racconta Cullacciati – L’abbiamo chiamato Hurricane: è un distillatore artigianale a ciclo discontinuo in acciaio e rame, che prevede un processo di distillazione molto lento ma che permette di ottenere risultati di qualità superiore». Prima di arrivare alla bottiglia, infatti, il procedimento è molto lungo: la caldaia dell’alambicco viene riempita e riscaldata a bagnomaria da sei piccoli motori, fino a quando il liquido in essa contenuta inizia ad evaporare insieme alle prime essenze. Quando il vapore d’alcool sale tra tubi e tubicini attraversa altre erbe, estraendone tutti gli aromi e passando poi per una serpentina dove si raffredda. Qui ritorna allo stato liquido, ricadendo infine goccia a goccia nel recipiente finale. Alla base della “ricetta” del gin di Materica (che ovviamente è segreta) c’è anche l’utilizzo di piante particolari, dal ginepro all’angelica, dal sambuco al calamo, fino alla melissa e al tarassaco.
Alcune di queste vengono dai boschi del territorio oltrepadano, altre invece sono acquistate altrove.
«In gergo tecnico queste piante vengono chiamate botaniche – spiega ancora il mastro distillatore – Prima di arrivare al prodotto finito abbiamo fatto tantissime prove, impiegando quasi un anno prima di raggiungere al gusto che volevamo ottenere». L’esperienza pregressa di Cullacciati come tecnico in un’azienda vinicola è stata decisiva per avvicinarsi al mondo dei distillati, ma insieme alla coltivazione del frutteto e dei campi di famiglia ha gettato le basi per la valorizzazione dei prodotti locali e km zero. Tutto questo ha portato alla nascita di Materica: oggi i gin di questa microdistilleria di montagna si trovano già in alcuni bar e ristoranti della provincia di Pavia, oltre che nel punto vendita aziendale.Gabriele Conta