Morto a 52 anni il professor Benozzo, lutto all’istituto Newton Pertini di Camposampiero
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Era docente di diritto ed economia, oltre che ex scout, animatore dell’Azione cattolica e allenatore di basket. Lascia la moglie e una bimba. «Educava al valore del sacrificio»
«Ora potrai correre ovunque, ciao Andrea», è il saluto che da venerdì 28 luglio corre sul web. Andrea Benozzo, 52 anni, insegnante di diritto ed economia all’istituto superiore “Newton Pertini” di Camposampiero, è morto venerdì mattina, vinto da una malattia più forte della sua resistenza fisica da atleta e della sua voglia di vivere.
Sportivo fin da bambino, animatore in parrocchia a San Pietro, allenatore di basket, Andrea Benozzo aveva dedicato la sua vita alla famiglia e all’insegnamento ai ragazzi, in varie forme. Dopo la laurea in Scienze politiche a Padova, la sua carriera professionale si era subito indirizzata verso la docenza, prima come sostegno ai ragazzi con difficoltà e poi sulla sua materia.
«La sua passione, insegnare ai giovani, era diventata il suo lavoro, che svolgeva con grande professionalità, preparandosi con scrupolo. Si arrabbiava, quando i suoi studenti non lo seguivano e non capivano l’importanza della formazione, della cultura e della scuola per il loro futuro», racconta la moglie Margherita Cattapan.
Fin da ragazzo Andrea, “Benoz” per i tantissimi amici, compagni di squadra e avversari che lo avevano incontrato nel loro cammino di vita e di sport, si era dedicato agli altri: scout da giovane, animatore di Azione Cattolica, allenatore di pallacanestro, appassionato di sport, di corsa e di lunghe camminate. Il professore di diritto di tanti ragazzi del “Newton Pertini”, se c’era da dare una mano non si tirava mai indietro.
«Lo spartiacque della sua vita, che ne ha segnato un prima ed un dopo, è stato il Cammino di Santiago», aggiunge la moglie, «che aveva percorso nel 2013. Un’esperienza che lo segnò in positivo, nel profondo», e che Benozzo aveva raccontato in un blog ancora presente sul web.
Andrea Benozzo voleva trasmettere ai suoi ragazzi, a sua figlia Sofia di 7 anni in primis, i valori del sacrificio necessario per raggiungere gli obiettivi, della fatica ripagata, del significato anche della sconfitta, del rispetto per i compagni di viaggio, amici o avversari e delle regole. Sul campetto di basket dietro alla chiesa di san Pietro, in palestra, in aula, ai campi scout od in patronato, chi lo incontrava ne riconosceva subito la personalità aperta verso gli altri e la disponibilità al dialogo anche, o soprattutto, con chi non la pensava come lui.
«Ricorderò sempre la tua dedizione di insegnante e la delicatezza come persona. Tante volte hai portato i tuoi studenti in municipio per instillare in loro il senso delle istituzioni e l’educazione civica. Ciao Andrea», ha commentato il sindaco Katia Maccarrone.
I funerali di Andrea Benozzo, che lascia – oltre alla moglie ed alla figlia – la mamma Rina ed i fratelli Lidia e Gianluigi, si tengono lunedì 31 luglio alle 10.30 a San Pietro. Domenica sera alle 19, il rosario nella stessa chiesa che ha visto crescere Andrea, da bambino curioso della vita, a stimato insegnante.