Sorpresi a vendere alcolici ai minori. A Venezia i vigili chiudono due attività
Pugno di ferro annunciato. E pugno di ferro, per ora, è. La Polizia locale sta applicando senza sconti la nuova ordinanza sindacale sui locali fraccassoni. Bilancio di nemmeno una settimana: due licenze revocate, una sospesa tre giorni e quattro locali multati.
La mano pesante c’è stata con due rivendite di kebab di calle del Forno a Santa Margherita, in piena zona movida molesta. L’istruttoria della Polizia locale e del settore commercio del Comune è durata alcuni mesi ed è iniziata quando in alcune circostanze gli agenti hanno sorpreso i titolari che vendevano bevande alcoliche a dei minorenni. Era l’aprile scorso. Ora è arrivata la revoca della licenza e la chiusura definitiva dei locali.
Rimanendo a Santa Margherita, a un bar è arrivata la disposizione di chiudere tre giorni per la sospensione della licenza. I titolari ora hanno dieci giorni per rispondere alle contestazioni e ricorrere per evitare la sospensione. Trascorso questo periodo, se non arrivano decisioni diverse, il titolare dovrà chiudere tre giorni. La decisione della Polizia locale è arrivata dopo due contestazioni sul mancato rispetto della normativa relativa ai pubblici esercizi. Alla prossima contestazione la sospensione sarà di 15 giorni.
Sono stati per ora sanzionati altri quattro locali per non aver rispettato quanto stabilito dalla nuova ordinanza. Due, in campo Bella Vienna perché stavo somministrando dopo l’1.30 di notte, quindi superando l’orario massimo consentito. Un altro locale, sempre a San Polo, faceva musica a volume alto e infine da un ristorante pur avendo le porte chiuse si sentiva all’esterno la musica. Alla prossima contestazione a queste attività arriverà la sospensione dell’attività per tre giorni.
L a nuova ordinanza è stata firmata martedì scorso e introduce limitazioni agli orari dei pubblici esercizi e di altre attività del settore alimentare, nonché alcune misure organizzative per gli esercenti, al fine di tutelare la quiete e la vivibilità in alcune zone del centro storico e della terraferma. Un provvedimento che ha l’obiettivo di conciliare il diritto dei residenti alla quiete e al riposo nelle ore notturne con le necessità delle attività economiche, che spesso si trovano ad avere a che fare con una clientela rumorosa.
I pubblici esercizi che ricadono nelle aree interessate dal provvedimento dovranno svolgere la propria attività tra le 6 e le 2, cessando la mescita entro le 1. 30; gli stessi, dopo le ore 23, dovranno dedicare del personale a supervisionare il plateatico stesso per garantire tranquillità e sicurezza e cessare, sia all’interno che all’esterno del locale, qualsiasi trattenimento o musica che possa disturbare la quiete pubblica.
Inoltre, le attività artigianali di prodotti di gastronomia (con esclusione delle gelaterie) dovranno chiudere alle 23; infine, le attività che erogano alimenti e bevande tramite distributori automatici dovranno chiudere alle 20.
Le zone interessate all’ordinanza sono l’area centrale di Mestre, Rialto Bella Vienna, Santa Margherita e San Pantalon, Fondamente degli Ormesini e della Misericordia.