Investimento da 80 milioni per realizzare la ciclovia da Trieste fino a Venezia
foto da Quotidiani locali
TRIESTE Ci sono una dozzina di nuovi interventi nella prima modifica del piano triennale dei lavori pubblici di competenza della Regione. Sono elencati in una delibera di giunta accompagnata da un corposo allegato che ripropone un’agenda lavori, già approvata dall’esecutivo nel marzo scorso, da complessivi 233,7 milioni di euro. Le risorse sono tutte stanziate (non solo dal Friuli Venezia Giulia, non mancano infatti i fondi statali e comunitari), fa sapere l’assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante.
Due le novità principali di questo aggiornamento del piano 2023-25. La prima ha valenza turistica. Si tratta della ciclovia Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia, che viene citata in due voci: progettazione e realizzazione dei tronchi 2 e 3 del tratto ricadente in Friuli Venezia Giulia (60 milioni) e progettazione e realizzazione dei lotti prioritari (20 milioni). Un investimento da quasi 80 milioni, sostenuto anche da Unione europea e Stato, per un tracciato chiamato “delle lagune” che attraverserà siti turistici e naturalistici per tre quarti in sede propria, vale a dire senza automobili, e per un quarto in sede promiscua, su strade a traffico limitato e con velocità controllata.
Una ventina di chilometri, in particolare, toccheranno i siti Natura 2000, vale a dire il Carso, la Cavana di Monfalcone, la foce dell’Isonzo, la Valle Cavanata, il corso del fiume Stella e le lagune di Grado e Marano.
La seconda novità dell’integrazione del piano triennale delle opere in capo alla Regione è la realizzazione di infrastrutture passive per la telefonia mobile e la connettività a banda larga nelle aree del territorio regionale sprovviste di adeguata copertura. Si parla di Valcellina e Val Cimoliana nel Pordenonese, facendo riferimento all’intenzione della Regione di installare i tralicci, iniziativa che, garantita la sostenibilità dei costi, incentiverebbe gli operatori privati. In questo caso, a carico del pubblico ci sono circa 2 milioni.
Importi notevoli in un piano che già prevede 10,3 milioni per bonifica e urbanizzazione dell’ex Eurofer a San Giorgio di Nogaro, 8 milioni per la riqualificazione della Terrazza a Mare di Lignano, 7,8 milioni per rimozione di rifiuti pericolosi alla Caffaro di Torviscosa, 7,4 milioni per l’elettrificazione della banchina di Porto Nogaro, 7 milioni per il porticciolo di Grignano, 5,8 milioni per il riuso dell’ex Palazzo della Regione di via San Francesco a Udine, 4,7 milioni per la ristrutturazione dei magazzini di via Valmaura a Trieste, 1,8 milioni per gli interventi di dragaggio nel canale di Marano.
I responsabili dei Servizi della Regione hanno poi aggiunto nell’elenco anche la manutenzione straordinaria all’ex Opp di San Giovanni a Trieste (1 milione), la realizzazione di un ascensore e dell’impianto di climatizzazione nell’immobile regionale in via Prefettura a Udine, la riqualificazione del sistema di rilevazione incendi nel Palazzo della Regione, sempre nel capoluogo friulano, varie opere di sistemazione idraulico forestale nei terrenti Raccolana a Chiusaforte, Aupa a Moggio, Pontaiba a Ligosullo, Miozza a Ovaro, Settimana a Claut, Viellia a Tramonti di Sopra.
Gli stessi responsabili dei Servizi evidenziano inoltre alcune modifiche progettuali. Tra l’altro, sul restauro della copertura del Museo della Grande Guerra in Borgo Castello a Gorizia, sulla manutenzione straordinaria dei serramenti dell’immobile regionale di via Genova a Trieste, dell’impianto elettrico a servizio dell’illuminazione esterna di Villa Panfili e del parco della sede del consolato di Serbia in strada del Friuli, della pavimentazione esterna del Palazzo della Regione di Udine.
Opere su cui la Regione fa da stazione appaltante, precisa Amirante, «con un’attenzione costante, che ci vede, come in questo caso, integrare e aggiornare quanto già approvato nei mesi scorsi, preso atto che non tutto può rientrare nel Pnrr e nelle capacità di spesa delle amministrazioni comunali». Il tutto, prosegue, «all’interno di una programmazione generale completa, diversificata, mirata a una manutenzione del patrimonio pubblico e a ulteriori interventi innovativi, su più fronti: la ciclovia Trieste-Lignano Sabbiadororo-Venezia ha una evidente funzione turistica, mentre l’azione sulla banda larga va a coprire le cosiddette aree bianche, penalizzate sin qui dall’assenza degli operatori privati».