Padova, muore a 38 anni per un improvviso malore: il mondo del cricket piange Madushanka
È tornato a casa dal lavoro, ha raggiunto gli amici per cena ed è rientrato in tarda serata. Poco dopo l’ingresso nella propria abitazione ha avvertito un improvviso malore, ha chiesto aiuto alla moglie ma ogni tentativo di soccorso – compreso quello del 118 – è stato vano: Madushanka Prabhath Pathirage, 38 anni, è morto prima di arrivare in ospedale. La sua scomparsa ha aperto una ferita profonda nella comunità cingalese di Padova, ma non solo: il 38enne lavorava come operaio da tantissimi anni alla Maschio Gaspardo ed era anche un valido atleta di cricket, sport che non a caso lega tantissimo la comunità dello Sri Lanka nel nostro territorio. Il figlio Sadev, tra le altre cose, è un atleta della nazionale italiana.
Madushanka era in Italia da molti anni, tanto che qui ha compiuto anche gli studi. Lo ricorda Nuwan, caro amico del Padova Cricket Club, storica società cittadina. Il 38enne era originario di Maharagama, sobborgo di Colombo, capitale dello Sri Lanka. «Si era trasferito in Italia da giovanissimo con tutta la famiglia», spiega Nuwan, «e aveva ottenuto anche la cittadinanza italiana. Tutto il nucleo famigliare è italiano». Sposato con Chamila, Madushanka era papà di tre ragazzi: una bimba di 6 anni, un bambino di 8 e un ragazzo di 17, Sadev, che peraltro veste i colori azzurri grazie alla nazionale di cricket. La famiglia di Madushanka vive in zona Brentelle.
Il 38enne lavorava come operaio alla Maschio Gaspardo di Campodarsego da almeno vent’anni. Era stimato e apprezzato da tutti i colleghi, per competenza, professionalità, dedizione e altruismo. Lo si evince anche dai tanti messaggi che in queste ore si stanno leggendo nei social: emerge soprattutto l’incredulità di dover tornare a lavoro, oggi, e di non poter trovare più una presenza fissa e sicura come quella di Madushanka.
Sempre dai social si capisce bene anche la grande predisposizione del cingalese al viaggio: sono numerose le foto postate dal 38enne in molte parti del mondo, e non solo per raggiungere la terra natale. «È vero, lui era molto curioso, dinamico e attivo, ma soprattutto estremamente disponibile verso gli altri: lo si poteva chiamare ventiquattro ore su ventiquattro e lui c’era sempre», assicura Nuwan.
E poi c’era il cricket, il grande amore di una nazione che non poteva che contagiare pure Madushanka. Faceva parte del Padova Cricket Club fin dalla fondazione della società, nel 2004: fino a quell’anno lo sport veniva praticato per strada, nei quartieri, poi si è strutturato in un gruppo che ha trovato un campo, un’organizzazione, una serie di competizioni serie. «Madushanka era un ottimo giocatore, ma soprattutto un grande compagno capace di mettere gioia e di creare legami», spiegano dal Padova Cricket Club. Il suo “capolavoro sportivo” era in realtà l’aver fatto crescere un promettente campione: Sadev, il figlio 17enne, oggi è un azzurro della nazionale, reduce peraltro da un recente tour in Olanda con la maglia della rappresentativa italiana. Inutile sottolineare come il figlio fosse l’orgoglio di papà. L’immagine sorridente del 38enne oggi è diventata l’immagine profilo della pagina Facebook del Padova Cricket Club: un omaggio concreto a chi, per tanti anni, ha contribuito a far crescere questo gruppo.
L’addio a Madushanka Prabhath Pathirage, che a detta degli amici non soffriva di particolari patologie, verrà dato sabato prossimo nel cimitero di Chiesanuova. Il 38enne era di fede buddhista e l’ultimo saluto seguirà i riti di questa professione.