Nella settimana Challenger vittorie di Vit Kopriva, Arthur Rinderknech e Pablo Llamas Ruiz. Fognini out in semifinale-
Al Challenger 100 di Verona (terra battuta) bella vittoria di Vit Kopriva che, davanti al pubblico delle grandi occasioni, ha domato la resistenza dell’ucraino Vitaly Sachko che a un certo punto sembrava decisamente avere la vittoria in tasca. Infatti quando nel secondo set è andato a servire avanti 6-1 5-2 difficilmente qualcuno avrebbe potuto immaginare un esito diverso da una veloce stretta di mano. Ma in realtà a Sachko era già finita la benzina, solo che noi non lo sapevamo ancora. Da quel momento in poi per il 26enne ceco sarebbe stata solo discesa fino a chiudere col punteggio di 1-6 7-6(3) 6-2. Per lui è la seconda vittoria a livello Challenger (a Prostejov nel 2022 il precedente).
Al Challenger 125 di Zug (Svizzera, terra battuta) vince il francese Arthur Rinderknech che in finale ha avuto la meglio 3-6 6-3 6-4 sul belga Joris De Loore (n.202 ATP) che in semifinale aveva sorpreso il nostro Fabio Fognini 7-6(3) 6-1. Questo a ennesima dimostrazione di come ormai giochino tutti molto bene e di come nemmeno un ex top 10 possa permettersi impunemente un calo di attenzione. Per il vincitore è il quinto successo Challenger che lo conferma in top 100 al n.67, a poco più di 20 posizioni dal suo best ottenuto nello scorso ottobre.
Al Challenger 100 di Segovia (Spagna, cemento) bella e abbastanza sorprendente vittoria del padrone di casa Pablo Llamas Ruiz che ci mette oltre due ore per battere il francese Antoine Escoffier con un doppio tie-break: 7-6(9) 7-6(5). Per il 20enne nativo di Jerez de la Frontera è la prima vittoria a livello Challenger, dopo che ci era già andato molto vicino a inizio giugno a Vicenza dove l’aveva fermato solo un Francisco Comesana in stato di grazia. Con questa vittoria Llamas Ruiz migliora di molto il proprio best ranking salendo al n.146 ATP.
Se nei Challenger i colori azzurri non hanno particolarmente brillato, ci pare allora giusto allora dedicare la nostra attenzione al giovane Fausto Tabacco (qui intervistato in esclusiva da Ubitennis) che ha da poco compiuto 21 anni e, visto che gioca molto bene a tennis, molto probabilmente vivrà tante altre giornate indimenticabili, ma forse nessuna come quella di domenica 30 luglio. Una giornata che per lui è iniziata sui campi dello Junior Tennis Perugia dove era impegnato nella finale della terza edizione dell’ITF da 15.000$ “Memorial Poppy Vinti”. Suo avversario l’aquilano Andrea Picchione che ha lungamente battagliato per poi cedere col punteggio di 7-6 (3) 6-3. Per Tabacco, allenato da Andrea Basso che tra l’altro nel 2021 vinse proprio su questi campi la prima edizione del torneo, si tratta del secondo titolo internazionale conquistato in carriera, dopo il 25.000$ di Monastir lo scorso febbraio.
“Ringrazio il mio coach, l’organizzazione ed il pubblico”, le parole del vincitore durante la premiazione, forse non particolarmente originali ma sicuramente molto sentite. Poi il tempo di una rapida doccia, una merenda e via di corsa per coprire i 150 km che lo separavano da San Marino dove Federico Arnaboldi l’aspettava per il primo turno delle qualificazioni del Challenger 125. Per carità è già successo di doppi turni, o addirittura tripli, ma mai, almeno a nostra memoria, in due città diverse e nemmeno tanto vicine. Ma niente paura, Fausto ha attinto risorse inaspettate dai suoi 21 anni e ha avuto la meglio sul più giovane dei cugini Arnaboldi col punteggio di 3-6 6-1 6-4. Lunedì si giocherà l’accesso al tabellone principale con Alexander Weis che da parte sua ha battuto Andrea Picchione 2-6 6-4 6-2, sì proprio lo stesso Picchione che a Perugia aveva conteso il titolo a Tabacco. Il destino a volte è davvero bizzarro.