Crisi Wärtsilä a Trieste, in corso il confronto al Ministero: l'azienda apre sul rinvio dei licenziamenti al 31 dicembre

TRIESTE Il ministero delle Imprese e la Regione hanno sottoposto stamattina, 31 luglio, ad azienda e sindacati una proposta di modifica all’accordo di novembre sottoscritto dalle parti sulla vertenza Wärtsilä.

Il testo

Il testo presentato in una riunione online conferma la volontà di istituzioni, azienda e parti sociali a garantire la vocazione industriale dello stabilimento. Mimit e Regione si impegnano nuovamente a supportare il processo di reindustrializzazione, giunto a una svolta dopo la manifestazione di interesse di Mitsubishi e Ansaldo Energia, che nell’accordo non vengono comunque citate per ragioni di riservatezza.

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Da parte sua, Wärtsilä si impegna a valutare la manifestazione d’interessa ricevuta, condividere le offerte che dovesse ricevere, esplicitare le condizioni economiche per la cessione del sito e rinviare al gennaio 2024 i licenziamenti. I sindacati accettano invece di sottoscrivere con l’azienda l’accordo sulla cassa integrazione.

I sindacati

Fim, Fiom, Uilm, Usb e Ugl hanno chiesto che nel testo sia inserita chiaramente una road map temporale per la verifica del confronto tra Wärtsilä e le aziende interessate al subentro.

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I sindacati hanno chiesto di poter esaminare il testo dell’addendum proposto dalle istituzioni.

La riunione si riaggiornerà alle 14, quando dovrebbe arrivare la firma sul testo che aggiornerà l’accordo di novembre. A quel punto azienda e sindacati si incontreranno per discutere l’accordo sugli ammortizzatori sociali, che attiverà la cassa integrazione richiesta dall’azienda.