Ivrea, la testimonianza: «Nel pubblico risonanza ed eco doppler non prenotabili, in privato le ho fatte in 2 giorni»

foto da Quotidiani locali

IVREA. Nessun posto libero e nessun termine di scadenza. Così si è sentito rispondere Franco Bordet dal Centro unico per le prenotazioni, dopo il suo tentativo di prenotare due esami che gli aveva prescritto il medico curante.

Per la precisione una risonanza magnetica al ginocchio sinistro e un eco color doppler degli arti inferiori. La prima aveva una priorità breve, che dovrebbe dunque essere soddisfatta entro 10 giorni. La seconda era differibile, quindi il limite previsto è di 60 giorni. Invece, niente.

Bordet, come tanti, si è trovato costretto a rivolgersi al privato. Risultato? Esami subito prenotati e già svolti (l’ultimo è di sabato). Il prezzo? 280 euro. Ovvero l’affitto di un piccolo appartamento nell’eporediese, l’equivalente di quello che tante persone spendono per mangiare in un mese, la parte di contributo all’affitto che c’è nel reddito di cittadinanza, che in tutto ammonta al massimo 780 euro per mensilità.

Insomma, si capisce, che Bordet ha avuto la possibilità di rivolgersi al privato, seppur malvolentieri. Tanti non avrebbero potuto. «Io gradirei - spiega Bordet -, una semplice risposta dal rigiente dell’Asl/To4 sulla questione dei tempi d’attesa, perché le strutture private danno servizi e le strutture pubbliche no? Che cos’è che cambia?».

La risonanza magnetica al ginocchio sinistro non fa parte degli esami monitorati dall’Asl/To4 mensilmente, su impulso della Regione che considera una «priorità» l’abbattimento delle liste d’attesa, obiettivo per il quale la giunta Cirio aveva stanziato 50 milioni a febbraio 2022 e che, però, resta lontanissimo. L’eco color doppler degli arti inferiori, sia venosa che arteriosa, invece, è monitorata. Con la priorità differibile assegnata a Bordet, secondo i dati di luglio 2023, in Asl/To4 il più veloce è l’ospedale di Ciriè con 15 giorni per entrambe.

Certo, la risposta ricevuta dall’agricoltore di San Bernardo è diversa. Non solo non c’è posto, ma non sappiamo quando ne sarà disponibile uno. Bordet, poi, ha seguito la procedura corretta, evitando di intasare il pronto soccorso e rivolgendosi al medico di famiglia.

«Mi sono fatto male scendendo da un gradino - racconta -, all’inizio non mi sembrava nulla di grave ma con il passar dei giorni il dolore è aumentato, probabilmente è tutto dovuto all’errata postura. Così ora mi fanno male entrambe le gambe. Il mio medico mi ha prescritto gli esami: per la risonanza magnetica non c’era nessun posto disponibile in tutto il Piemonte. Anche l’ecodoppler non era prenotabile in tutta l’Asl/To4. Al centro medico privato ci sono voluti due giorni. Certo, ho dovuto spendere la modica cifra di 280 euro. Vi sembra normale?».