La devozione popolare a fra’ Claudio Granzotto attraverso i capitelli “scoperti” dal nipote
![La devozione popolare a fra’ Claudio Granzotto attraverso i capitelli
“scoperti” dal nipote](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/tribunatreviso/2023/07/31/124455497-8a445302-8523-466d-a701-bc160081cb9a.jpg)
foto da Quotidiani locali
Un inserto fotografico a cura del pronipote Giovanni Granzotto: si consolida e si diffonde la devozione popolare per il beato fra’ Claudio Granzotto.
L’occasione è stato un convegno dell’Istituto Beato Toniolo svoltosi a Santa Lucia di Piave (“Le vie dei Santi”) incentrato sulla presentazione del volume di geopolitica e diplomazia vaticana di Arianna Tomasi, dedicato alla caduta del Muro di Berlino e al ruolo svolto nel suo pontificato da San Giovanni Paolo II. All’interessante incontro pubblico tenutosi nella biblioteca comunale - al quale hanno partecipato insieme all’autrice del libro, tra gli altri, il delegato vescovile dell’ufficio diocesano per la pastorale sociale, del lavoro e della pace, don Andrea Forest, e il sindaco Fiorenzo Fantinel, moderatore il direttore scientifico Ibt Marco Zabotti - ha preso la parola il pronipote del beato Granzotto, Giovanni Granzotto, operatore culturale del Beato Toniolo che risiede anch’egli a Santa Lucia, paese natale del religioso sepolto a Chiampo (Vicenza).
Proprio Giovanni Granzotto ha illustrato al folto pubblico presente l’inserto fotografico da lui stesso curato di un recente numero del periodico di collegamento “Grotta di Lourdes del Beato Claudio”, stampato a Chiampo, nel quale vengono illustrati i capitelli eretti per la devozione al frate scultore santaluciese.
Oltre i confini della diocesi di Vittorio Veneto
Egli ha evidenziato il fatto che il sentimento popolare di fiducia e preghiera nel beato Granzotto ha ormai superato da tempo i confini della diocesi di Vittorio Veneto, comunità cristiana di primo riferimento territoriale, come testimonia l’edificazione di un sacello devozionale a Casut di Pordenone. Resta comunque il fatto che proprio la chiesa di San Tiziano, tra Piave e Livenza, continua a essere il luogo primario e ampio di diffusione del culto del beato fra’ Claudio: lo raccontano i capitelli costruiti negli anni non solo nella natale Santa Lucia, attraverso l’impegno artistico della concittadina Sonia Tadiotto, ma anche a Crevada di Susegana, per volontà di Ugo Granzotto e fratelli, e a Motta di Livenza, a cura di Emilio Del Bel Belluz, artista Antonio Lippi. Non mancano neppure a Rugolo, con opera monumentale realizzata dai devoti della frazione di Sarmede, e a Colfrancui di Oderzo, per espressa volontà del parroco un tempo cappellano proprio a Santa Lucia.
Tutti questi piccoli edifici sacri sono citati e documentati nell’inserto predisposto da Giovanni Granzotto. Si aggiunge il dato che nel santuario campestre di Santa Maria dei Palù (della Fontanella), sempre nell’Opitergino, una statuetta del religioso beato è affissa in una parete, a conferma del convinto sentire popolare.
Lo stesso Giovanni Granzotto - che ricorda di inviare foto e descrizione di eventuali altri capitelli conosciuti a rivista@santuariochiampo.com - ha evidenziato come l’attenzione alle “Vie dei Santi” rappresenti uno dei motivi principali della “mission” dell’Istituto Beato Toniolo, che non a caso ha anche aggiornato di recente la mappa dei volti di santità nel suo pieghevole di presentazione, inserendo le figure del beato Padre Luigi Tezza, del beato Albino Luciani Giovanni Paolo I e del beato Padre Cosma Spessotto,
«Autentico figlio del Poverello di Assisi, è divenuto modello per i religiosi nella totale consacrazione di sé all’amore del Signore»: con queste parole San Giovanni Paolo II descrisse la lezione di fede e di vita del beato fra’ Claudio Granzotto, nato il 23 agosto 1900 a Santa Lucia di Piave e morto a Padova il 15 agosto 1947.