Cima Roan: crolla un altro pinnacolo, instabile il terzo
Cibiana, il sopralluogo del consigliere comunale Mauro Populin evidenzia una situazione seria: «È venuto giù materiale pari alla capacità di 1000 camion, Inagibile il sentiero che c’è sotto»
Da cima Roan, sul monte Rite, sono caduti sassi, roccia, terra e ghiaia per una quantità pari alla capienza di almeno 1.000 camion.
Lo ha verificato ieri Mauro Pupulin, consigliere comunale di Cibiana, già tecnico municipale, di ritorno da una accurata ricognizione sul posto. «Mi sono inoltrato lungo il sentiero naturalistico che parte dal monte Rite e transita vicino alle creste per alcune centinaia di metri. Purtroppo», racconta, «quasi subito sono stato costretto a fermarmi, sia perché il sentiero si interrompe sulla grande frana, ma soprattutto perché il terzo pinnacolo di Cima Roan è quantomai instabile e sta anch’esso per cadere. Secondo me non potrà essere altrimenti. Infatti si è staccato dalla montagna a monte e dei grandi sassi si sono incuneati nella fessura. La situazione, quindi, è oltremodo pericolosa».
[[ge:gnn:corrierealpi:12989056]]
Pupulin ha fatto poi un po’ di conti a spanne sulle possibili misure della frana, che si sviluppa per un centinaio di metri, ed ha calcolato una massa pari al contenuto di almeno 1.000 camion che, evidentemente, a quell’altezza non può essere bonificata. Piuttosto, si rende necessario, per evitare altri guai a valle, che vengano pulite le due grandi vasche di contenimento che si trovano ai piedi delle creste. Pupulin ha riscontrato che sostanzialmente sono entrambe ormai piene e c’è il rischio che ulteriori crolli possano far esondare il materiale. Il sentiero naturalistico, in ogni caso, è impraticabile.
L’altro giorno, quando cima Roan ha cominciato a far cadere sassi e roccia, il preoccupante spettacolo è stato visto anche da valle, in particolare dal villaggio Remauro, che si trova a poche centinaia di metri dall’omonimo passo. I sassi hanno continuato a cadere per tutta la giornata, preoccupando non poco i residenti, i quali, però, si trovano in una condizione di massima sicurezza perché la valle eventualmente interessata è dalla parte opposta.
Il sindaco di Cibiana, Mattia Gosetti, che è anche delegato provinciale alla difesa del suolo, si sta già preoccupando per come bonificare almeno le vasche di contenimento dei materiali. Già negli anni passati i Servizi forestali hanno inviato del personale per fare delle pulizie. In alcuni casi l’operazione è riuscita. In altri no, perché quella parte di montagna è sempre in movimento, soprattutto dopo precipitazioni importanti, con l’acqua che penetra e rende fragile il terreno. Certo è che la pulizia è indispensabile. Nelle vicinanze c’è, fra l’altro, anche un ripetitore privato.