Con gli occhi all’insù per veder stelle cadenti: notte di San Lorenzo “posticipata” di due giorni
La notte di San Lorenzo. Quella delle stelle cadenti e dei desideri ad esse associati, con lo sguardo rivolto verso il cielo. Una volta che, nel Bellunese, è tra le più favorevoli in Italia per il loro avvistamento. Lo confermano Gabriele Vanin e Paolo Bello, presidenti l’uno dell’Associazione Astronomica Feltrina Rheticus, nonché direttore del Centro Astronomico di Arson, l’altro del Gruppo Astrofili Belluno.
«Il cielo feltrino è abbastanza buono. Uno tra i primi dieci in Italia dove sorgono osservatori», racconta Vanin. «Un cielo buono come oscurità notturna, anche se la nostra percentuale di notti serene è più bassa rispetto ad altri siti, tipo Etna, Napoli, Bologna, Merate. Negli osservatori di città il cielo è talmente luminoso che è difficile vedere una stella cadente. Mentre dal nostro, più periferico, il cielo è più scuro ed è maggiore la visibilità».
Per ammirare le stelle cadenti, il Centro Astronomico di Arson aprirà al pubblico sabato 12 agosto alle 21. «Dopo la pausa dello scorso anno, dovuta alla presenza della Luna piena, tornano quest’anno prepotentemente le stelle cadenti di agosto, le famose Perseidi, le lacrime di San Lorenzo. Le condizioni, pressoché di Luna nuova, saranno perfette per godere al meglio il fenomeno», comunicano dal Centro.
L’osservazione sarà preceduta da una conferenza che Gabriele Vanin dedicherà all’argomento, al planetario, utilizzandolo anche per configurare l’orientamento e le indicazioni fondamentali per osservare al meglio le meteore. «Poi, all’aperto, soprattutto dalle 22.30, si potrà assistere all’apparizione di qualche decina di stelle cadenti all’ora. Durante la loro osservazione ad occhio nudo, i telescopi saranno puntati sui vari oggetti del cielo estivo, sia stelle luminose e multiple, come Vega, Albireo, Arturo, 15 Aquilae, Gamma Delphini, sia ammassi stellari e nebulose, come M 13, le nebulose Omega e Anulare, l’Ammasso Stormo di Anatre Selvagge. In caso di maltempo, al planetario sarà possibile vedere in simulazione estremamente realistica e spettacolare il cielo della sera, godere di nuovi filmati a tutta cupola, simulare sia lo svolgersi di una pioggia di stelle cadenti, sia l’apparizione di una luminosa cometa».
«Se parliamo di città capoluogo, Belluno ha indubbiamente uno dei cieli migliori d’Italia, perché c’è scarso inquinamento luminoso», racconta Bello. «Se sereno, è sufficientemente cristallino per poter arrivare a vedere stelle anche poco luminose. Di conseguenza, anche quelle cadenti, la maggior parte molto flebili. Tra l'altro quest'anno siamo praticamente in assenza di Luna, poiché sorgerà molto molto tardi, verso mattina. Quindi abbiamo tutta la notte per osservare il fenomeno senza disturbi».
L’occasione si presenterà, anche questa, sabato sera. «Al campo sportivo di Cusighe», informa Bello, «in collaborazione con i ragazzi della New Stella Alpina, che alle 19.30 apriranno la frasca con pastin, birra e patate fritte. E il patrocinio del Comune, che si è impegnato a spegnere anzitempo l’illuminazione pubblica. Avremo una condizione di visibilità, per la città, ottimale. Dalle 21.30, la gente si sistemerà con materassini, stuoie, coperte per poter stare nella posizione più comoda, senza stare col collo per aria. Con l’occasione, il Gab porterà i propri strumenti; questo perché, oltre alle stelle cadenti, che vanno viste assolutamente ad occhio nudo, ci sarà la possibilità di osservare anche alcuni oggetti celesti: Saturno e Giove, qualche nebulosa e galassia».Ivan ferigo