Russia, oltre 5 mila poliziotti hanno lasciato il lavoro a luglio: è emergenza personale

Oltre 5.000 dipendenti delle forze dell’ordine hanno lasciato il lavoro presso il ministero dell’Interno russo a luglio: lo ha ammesso giovedì il capo del corpo di polizia.

“La carenza di personale è molto grande. Lo definirei persino critico”, ha affermato il ministro dell’Interno Vladimir Kolokoltsev in una riunione del ministero dell’Interno di Interfax.

Il ministero dell’Interno comprende una serie di agenzie responsabili delle operazioni di contrasto, tra cui le forze di polizia russe, la direzione per gli affari migratori, la direzione per il controllo della droga e il Centro per la lotta all’estremismo, un organismo noto per la repressione degli attivisti antigovernativi in tutto il paese.

Kolokoltsev ha incaricato i dipendenti del ministero di “fare tutto il possibile per ridurre al minimo i rischi” derivanti dalla carenza di personale.

“Capisco che in condizioni di carenza di personale, un onere colossale ricade sui dipendenti. Ma questo è il caso in cui si deve lavorare secondo il principio ‘sopraffare con l’abilità e non con i numeri’”, ha detto.

La carenza di lavoratori nel primo trimestre del 2023 in Russia ha raggiunto il livello più alto dall’inizio della tenuta dei registri nel 1998, secondo un sondaggio di aprile della Banca centrale.

Secondo l’indagine, le carenze più acute sono state osservate nei settori manifatturiero, industriale, minerario e dei trasporti. Ma il sondaggio non ha incluso i numeri per il settore governativo, nonostante molti dei suoi lavoratori siano stati mobilitati per combattere in Ucraina.

L'articolo Russia, oltre 5 mila poliziotti hanno lasciato il lavoro a luglio: è emergenza personale proviene da Globalist.