Ospedale di Suzzara: in tre ore raccolte più di 150 firme a difesa del presidio
![Ospedale di Suzzara: in tre ore raccolte più di
150 firme a difesa del presidio](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/gazzettadimantova/2023/08/10/224428297-a1536232-e2c5-4c14-8fd9-3ee253bab669.jpg)
La Cgil fa il pieno di consensi: massima attenzione anche al destino dei lavoratori di mensa, manutenzione e pulizie esclusi dal nuovo bando
Il presidio all’ingresso dell’ospedale Montecchi, a cura della Cgil di Mantova e della Camera del lavoro di Suzzara, è stato un successo: raccolte in poco meno di tre ore 150 firme. E tutte da parte di utenti che avevano appuntamenti, visite o prenotazioni.
C’era chi non ha esitato ad apporre subito la propria firma e chi, per non fare tardi a una visita, ha preferito firmare all’uscita, ma il futuro dell’ospedale di Suzzara è un tema molto sentito dai cittadini di tutto il distretto suzzarese.
[[ge:gnn:gazzettadimantova:12991533]]
Al presidio del 10 agosto erano presenti il segretario generale Daniele Soffiati ed Elena Giusti della Cgil Funzione pubblica che ha fatto emergere il problema dei circa 40 lavoratori dei servizi ausiliari (mensa, manutenzione, pulizie) esclusi dal bando di Asst per la ricerca di un nuovo gestore, dopo che il gruppo Kos ha rifiutato la proposta di contratto formulata dalla Regione Lombardia e dalla stessa Asst.
A raccogliere le firme c’erano i funzionari dello Spi Cgil e la segretaria della Camera del lavoro di Suzzara Enrica Chechelani.
«La questione è la sicurezza della continuità del lavoro per queste 40 persone, perché non hanno copertura sociale – è intervenuta Giusti – L’unica certezza che abbiamo è che l’eventuale nuovo gestore ha bisogno dei servizi ausiliari, ma senza clausola sociale non c’è un passaggio automatico di questi lavoratori. Il gestore potrebbe ricorrere a un nuovo appalto o a una gestione diretta, non sappiamo. È stata una scelta di Asst nella costruzione del bando. In base alla mia segnalazione, è stata fatta una parziale rettifica, ma che ancora non va nella direzione che chiedevamo di rendere evidente».
[[ge:gnn:gazzettadimantova:12990088]]
E il rischio di ricorsi paventato da Asst? «In realtà il bando risulta solo carente – ha insistito Giusti – nel senso che chi lo legge non capisce qual è lo stato attuale dei servizi».
Al presidio hanno preso parte anche tanti altri sindacalisti di altre categorie – tra cui Fiom e Filcams con le rispettive bandiere – che hanno collaborato alla raccolta per solidarietà e dare forza all’iniziativa (il bilancio provvisorio è di oltre 3mila firme)
Al termine del loro turno di lavoro hanno voluto testimoniare il loro disagio anche alcuni lavoratori e alcune lavoratrici dei servizi ausiliari.
A poca distanza dal presidio, la presenza discreta di carabinieri, polizia locale e uomini della Digos che il questore di Mantova ha voluto per garantire l’ordine pubblico anche se la manifestazione si è svolta in modo disciplinato e pacifico. Dunque, non c’è soltanto in gioco il futuro dell’ospedale di Suzzara.
[[ge:gnn:gazzettadimantova:12991534]]
«Non li abbandoneremo – ha ripetuto la segretaria della Funzione pubblica Cgil, riferendosi ai lavoratori dei servizi ausiliari – Staremo sempre al loro fianco fino all'esito del bando per poi aprire un tavolo di confronto con il nuovo gestore».