Chiffi: “Le parole di Mourinho? Non c’ho perso il sonno. Mie decisioni assunte in onestà, non mi faccio condizionare”
NOTIZIE ROMA CALCIO – L’arbitro Daniele Chiffi, quello del turbolento 3 maggio 2023 di Monza-Roma che scatenò la reazione di Mourinho (“il peggior arbitro della mia carriera”, “avevo un microfono nascosto per tutelarmi”) costate al tecnico portoghese una multa e squalifica per le prime due giornate del prossimo campionato, ha parlato oggi al Corriere dello […]
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NOTIZIE ROMA CALCIO – L’arbitro Daniele Chiffi, quello del turbolento 3 maggio 2023 di Monza-Roma che scatenò la reazione di Mourinho (“il peggior arbitro della mia carriera”, “avevo un microfono nascosto per tutelarmi”) costate al tecnico portoghese una multa e squalifica per le prime due giornate del prossimo campionato, ha parlato oggi al Corriere dello Sport. Questo uno stralcio delle sue parole:
Cos’è rimasto di quelle scintille?
“Mourinho è un grandissimo allenatore, la sua storia parla per lui e non sta a me giudicarlo. In campo si può essere in disaccordo, ma se l’arbitro pure con l’ausilio del quarto uomo si rende conto delle proteste deve arrivare il provvedimento. Essere criticati fa parte del nostro mestiere, quella vicenda non mi ha tolto il sonno. Se fosse successo una decina di anni fa, appena arrivato, non ci sarebbe stata l’esperienza tale per gestire certe situazioni. Ora c’è. Non mi posso far condizionare, ho l’obiettivo di fare bene in ogni partita e migliorare. Poi, come in ogni ambiente lavorativo non si può andare d’accordo su tutto, fa parte della natura umana. Non mi sento di colpevolizzare Mourinho, siamo tutti uomini di sport e di campo. Nel momento in cui prendi le decisioni e sei convinto che sono giuste e assunte con onestà, non hai nessun tipo di problema. Mi guardo serenamente allo specchio”.
L’eccesso di proteste dalla panchina è un problema?
“Ci sono partite che già prima di cominciare si portano dietro storia e tensioni. La protesta in taluni momenti fa parte del contesto e un allenatore se vede qualcosa che non lo convince è portato genuinamente a reagire. L’importante è che si resti nel seminato, che dura quei cinque secondi. Poi si torna alla tranquillità nel rispetto dei ruoli. Ciascuno fa il suo, l’arbitro è costretto talvolta a prendere decisioni impopolari: sarebbe un errore non farlo e la fine del nostro ruolo. Mi critico anche da solo, si deve essere autocritici rivedendo gli episodi. Io riguardo tutta la gara perché mi dà spunti, la rivedo e rifletto su ciò che sarebbe stato meglio fare. Talvolta sbagliamo perché non abbiamo anticipato la lettura del gioco o siamo piazzati male”.
Cosa cambia quest’anno?
“Non ci sono modifiche regolamentari sostanziali, ma solo qualche chiarimento, disposizioni e raccomandazioni come quel le sulle persone esterne che dovessero entrare sul terreno di gioco in occasione di un gol. Si annullerà la rete se la presenza in campo avrà una reale influenza”.
Fonte: Corriere dello Sport
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