A Belfiore telecamere sulla via di fuga dei ladri
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foto da Quotidiani locali
Gli abitanti delle case allineate lungo il tratto ciclabile di Belfiore, in via Pascoli, avevano individuato uno dei possibili punti di fuga dei ladri d’appartamento agivano indisturbati: le transenne che collegano la via con i parcheggi retrostanti a via Cremona. Da ieri sulla zona vigilano quattro telecamere ad alta definizione e altre sono sparse nel quartiere, dal cavalcavia a via Pascoli all’area dell'ex Macello, con visione notturna.
«Insieme al comitato di quartiere sono stati decisi i punti di installazione e ora tutti i quartieri della città sono video sorvegliati» spiega l'assessore alla polizia locale Iacopo Rebecchi che ieri, ai piedi di una delle ventisette nuove postazioni, ha illustrato l’intervento. Realizzato da Mynet per un valore di 60mila euro, interamente a carico dell’azienda perché inserito tra le opere accessorie nel contratto stipulato con via Roma in occasione della ristrutturazione della sede, poco distante.
«Il progetto di videosorveglianza ideato dal Comune di Mantova, si basa sulla trasmissione efficiente e sicura della nostra rete in fibra ottica, che collega le telecamere con il comando della polizia locale e la sala di controllo per l’analisi delle immagini, è stato integrato, in un proficuo rapporto pubblico-privato» afferma Giovanni Zorzoni, direttore generale di Mynet. Ieri, dopo il collaudo, l’inaugurazione e l’annuncio di un ulteriore incremento del servizio a Belfiore. «Per arrivare al numero tondo di trenta, metteremo a disposizione altre tre telecamere – spiega Zorzoni – deciderà il Comune con il quartiere dove installarle. Questo è un esempio di gestione proattiva della città: in via Pellico, ora asfaltata e non più in sterrato, erano già stati predisposti i sottoservizi e installati in tubi per la fibra ottica». Un sistema più sicuro di altri. «In alcune città utilizzano i collegamenti con ponti radio. Il costo è inferiore ma il sistema può essere oscurato» spiega il direttore di Mynet che oggi conta 187 dipendenti ma punta a crescere («saremo trecento nei prossimi anni»).
Con i nuovi occhi di Belfiore il sistema di controllo colloca Mantova tra le prime tre città video sicure: un totale di 800, una ogni sessanta abitanti e una rete che garantisce alle sale di controllo comunali inquadrature di contesto ancora complete. «Sono la principale fonte d’indagine per le forze dell’ordine: in moltissimi casi l’estensione della rete permette di individuare l'autore dei reati» conclude Rebecchi. Incluso il rapinatore con la pistola di qualche notte fa: le registrazioni sono sotto la lente dei carabinieri. Gloria De Vincenzi