Addio a Tonino Zorzi, mito del basket italiano e della Reyer “eroica”
foto da Quotidiani locali
Il “Paron” ha salutato, Tonino Zorzi è morto a 88 anni, entrando nella leggenda, e il basket italiano è in lutto per la scomparsa di una delle personalità più carismatiche della pallacanestro di casa nostra, maestro di sport, personaggio trainante e persona di grande umanità.
Un lutto ancora più accentuato a Venezia perché per anni la Reyer si è identificata in Tonino Zorzi che, a più riprese, si è seduto sulla panchina della Serenissima. Raccolse un’eredità “pesante, appena trentacinquenne, durante la presidenza, rilevando nel 1971 Giulio Geroli, tecnico della Reyer per 15 stagioni.
Tonino Zorzi era nato a Gorizia il 10 giugno 1935, dopo aver giocato nell'Ago Gorizia, è stato uno dei giocatori più famosi della Pallacanestro Varese (1954-1962) con cui ha vinto uno scudetto (1961) e una classifica marcatori in Serie A (nel 1955 con 527 punti realizzati), aggiungendo 22 presenze in Nazionale.
Zorzi e la Reyer, un binomio quasi indissolubile, con più capitoli: il primo, dal 1971 al 1979, il secondo dal 1980 al 1982 (poi sostituito da Waldi Medeot), nella Carrera “stellare” di Dalipagic ed Haywood, di Carraro e Gorghetto, il terzo dal 1985 al 1987, con tre promozioni nel massimo campionato (1976, 1981 e 1986), targate Canon, Carrera e Giomo, portando la Reyer alla finale di Coppa Korac nel 1981, persa a Barcellona all’over-time contro la Juventud Badalona.
E’ stato il primo a superare quota 1000 come presenze da allenatore. La storia infinita di Zorzi con la Reyer ha avuto un altro capitolo all’inizio del 2010, quando il presidente Brugnaro, dopo l’esonero di Sandro Dell’Agnello, chiamò Andrea Mazzon alla guida della squadra che veleggiava sul fondo della classifica di Lega Due, spalleggiato da Tonino Zorzi come senior coach.
Negli ultimi anni aveva raccolto i pensieri di una carriera infinita, prima da giocatore e poi da allenatore, nel libro “La mia Itaca. Da Gorizia a… Gorizia: i miei viaggi basket tari”, presentato tre anni fa anche a Palazzo Labia nella sede della Rai.
Nel 2008 il Consiglio Federale della Fip lo ha nominato Allenatore Benemerito di Eccellenza, come riconoscimento alla sua carriera. Nel gennaio 2011 è entrato a far parte dell'Italia Basket Hall of Fame.